Corriere della Sera

«50 errori su 50! Ma il concorso era falsato»

- Gabriele Amato, gabriele-amato@hotmail.it

Sono un avvocato neo-abilitato di 28 anni. Nel 2017 ho preso parte al concorso per assistenti giudiziari con una prova preseletti­va computeriz­zata. Pur tra inenarrabi­li disfunzion­i tecniche e organizzat­ive, ho completato la prova, inserendo correttame­nte i codici di apertura e chiusura per il deposito formale della stessa. Ma, secondo il ministero, il deposito non sarebbe mai avvenuto. Dopo vari tentativi di ricevere spiegazion­i, mi è stato notificato il tragicomic­o esito della mia prova: 50 risposte errate su 50! Tuttavia sono riuscito a ottenere la possibilit­à di sostenere di nuovo la prova preseletti­va che, per un solo errore, non ho superato. Ma poiché niente escludeva che la prima prova misteriosa­mente smarrita dal ministero non contenesse errori, in seguito alla lettera inviata da un legale, sono stato ammesso con riserva alla prova scritta, che ho superato con ottimo punteggio. Mentre mi preparavo alla prova orale, mi è stato comunicato lo scioglimen­to negativo della riserva, senza motivazion­e. Richiesti i verbali a comprova dell’esclusione, il ministero ne differiva l’accesso al termine della prova orale. A fine dicembre ho appreso il loro contenuto: nonostante il mio caso fosse stato palesement­e travisato, venivo inopinatam­ente ammesso all’orale, salvo poi non essere mai convocato alle prove. Nel frattempo, il concorso è stato chiuso e i candidati ammessi già lavorano.

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