Corriere della Sera

I nuovi diritti del Diavolo e la forza bianconera

- di Mario Sconcerti

Fra la neve, come le vere battaglie, il Milan si prende la finale di Coppa Italia con la Juventus. È finita ai rigori, senza un gol reale in due partite, ma è giusto dire che il Milan ha meritato tutto. Ci sono delle attitudini nel Milan di Gattuso che stanno diventando strutture. Primo tempo sempre più coperto, poi via libera alla forza. Più il tempo passava e più il Milan teneva il campo. Esattament­e come contro la Roma domenica scorsa. Il gioco è semplice, molto verticale, quasi un’inesattezz­a nel calcio di oggi. Poi contropied­i folti, con quattro-cinque giocatori tutti capaci di correre e saltare l’uomo. Solo Suso inventa, tutti gli altri hanno solo lo scopo di arrivare il primo possibile in porta. La Lazio è molto forte. Quasi scheletric­a come il Milan, due squadre opposte ma complement­ari, con più soluzioni di attacco, meno difesa, stavolta con un Milinkovic leggero, ma solida, con grandi qualità tecniche. Sul campo due squadre che si sono equivalse per entrambe le partite, ma non soffocate. Anche questo conferma la crescita forte del Milan. E i suoi nuovi diritti. La Juve ha invece vinto quasi solo di forza e con gli inseriment­i travolgent­i di Douglas Costa. Una partita da grande freddo, quindi veloce, non un granché sul piano tecnico, ma contava il risultato e quello era già indirizzat­o dall’andata. Colpiscono le assenze della Juve e la facilità con cui ha comunque tenuto la partita. L’atalanta è meno brillante di qualche settimana fa. In sette giorni ha perso Europa League e Coppa Italia. Diventa più facile capire anche perché Gasperini avesse tanto cambiato la squadra domenica scorsa nella partita rinviata. Il messaggio della gara è che la Juve sta migliorand­o la condizione, è un po’ confusa, ha poca grammatica nel gioco, ma resta insistente e sempre migliore dell’avversario. Non c’è dubbio faccia meno impression­e del Napoli, ma non è ancora da meno nella sostanza. L’atalanta per la Juve è un avversario scomodo ma abbordabil­e. In un modo o nell’altro la batte quasi sempre. Credo che questo varrà anche nel recupero di campionato.

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