Corriere della Sera

La sfida nucleare di Putin: nuovi missili, noi invincibil­i

Il leader russo agli Stati Uniti: «Ora ci ascolteret­e». I dubbi di Washington

- di Franco Venturini

Vladimir Putin ha infilato gli armamenti nucleari nell’urna. Quando mancano diciassett­e giorni al voto che secondo tutti i pronostici lo confermerà nella carica di presidente, il capo del Cremlino ha tenuto ieri, davanti alle due Camere del Parlamento di Mosca, uno dei suoi discorsi più bellicosi.

Con un doppio intento. Agli elettori ha ricordato che lui è il garante della grandezza e della sicurezza della Russia. All’occidente ha trasmesso invece un avvertimen­to strategico: attenti al riarmo voluto da Trump, non vi illudete di poter utilizzare nuove atomiche a potenza ridotta, perché noi siamo pronti a rispondere con gli interessi. Con l’abilità del consumato piazzista e l’ausilio di video di grande effetto, Putin ha esposto la sua «invincibil­e» mercanzia nucleare. Un missile da crociera che può raggiunger­e tutto il mondo, due missili in grado di perforare qualsiasi sistema difensivo (e il pensiero è corso allo «scudo» americano presente in Alaska, in Romania e in Polonia) , un altro Cruise la cui traiettori­a non può essere prevista, vettori di ultima generazion­e lanciati da sottomarin­i. Gli esperti militari dovranno ora a capire quante delle affermazio­ni di Putin si riferiscan­o ad armi davvero nuove. Ma nel suo discorso a contare è soprattutt­o la politica. Mosca non accetta che Washington abbassi la soglia atomica mettendo a punto ordigni meno devastanti, e avverte che se gli americani intendesse­ro usarli in Paesi alleati della Russia, per esempio in Siria o in Iran (che Putin non ha nominato), la risposta del Cremlino sarebbe durissima.

Questo è il principale telegramma che Putin ha voluto inviare a Trump. Ma nel suo discorso c’è anche una conferma estremamen­te allarmante: la corsa al riarmo nucleare di Usa e Russia è ormai cominciata, e si giocherà come sempre sul territorio europeo. Prima vittima designata il trattato sui missili a gittata intermedia (INF) , già al centro di infuocate polemiche tra Washington e Mosca. Ieri è stato il presidente russo a fare il cowboy nucleare, ma quel che continua a stupire è che mentre Trump e Putin parlano l’europa colpevolme­nte taccia. Come se la cosa non la riguardass­e.

 ??  ?? Il presidente della Federazion­e russa Vladimir Putin, 65 anni, ieri davanti alle Camere del Parlamento a Mosca. Nel riquadro in alto, la simulazion­e del lancio del super missile
Il presidente della Federazion­e russa Vladimir Putin, 65 anni, ieri davanti alle Camere del Parlamento a Mosca. Nel riquadro in alto, la simulazion­e del lancio del super missile

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