I fiocchi al Nord, disagi e scuole chiuse
Lezioni sospese in Veneto, Emilia e Toscana. Una vittima per il ghiaccio. I rischi della pioggia gelata
Ancora neve, freddo e disagi pesanti. Gli ultimi colpi di coda di «Burian» continuano a sferzare l’italia, sia al Nord che al Centro: le previsioni parlano, almeno sino a domani, di un peggioramento delle condizioni meteo tra Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-romagna e Veneto. Voli cancellati, strade bloccate. Centinaia le scuole chiuse. La preoccupazione maggiore viene dal gelicidio, ossia pioggia e nevischio che, con temperature prossime a 0°, ghiacciano al suolo, rendendo pericolosissimo il transito sulle strade. Ieri alle 8 il fenomeno ha provocato un incidente mortale in Veneto, sulla via Romea, in prossimità di Chioggia, trasformata nella notte in un lungo scivolo gelato. La vittima è una donna, un’assistente sociale di 30 anni, Barbara Penzo, che si è scontrata contro un tir mentre era diretta al lavoro. Non lontano, a Jesolo, altro frontale tra due auto con quattro feriti, uno grave. Circolazione problematica anche sulle autostrade: ieri sera, sempre per il gelo, sulla A15 della Cisa è stato chiuso il tratto tra Pontremoli (Massa) e Santo Stefano Magra (La Spezia).
Dai sindaci è venuta la stessa raccomandazione: mettersi in viaggio solo se necessario. Mentre a Roma Virginia Raggi dichiara archiviata l’emergenza, quello di Bologna, Virginio Merola, ha sconsigliato l’uso delle biciclette mentre «Riders Union», un «sindacato» dei «ciclofattorini», su Facebook si è rivolto alla clientela: «State al nostro fianco, girare con le strade innevate è troppo pericoloso, in questi giorni non ordinate nulla».
Non si contano le scuole chiuse anche oggi in molte città: l’elenco comprende almeno cinquanta comuni nel Bolognese (oltre allo stesso capoluogo), Genova, varie località dell’alessandrino e del Pavese, e poi Verona, Rovigo, Ravenna, Rimini, decine di comuni sull’appennino tosco-emiliano, e ancora Siena, Arezzo e Volterra. Stop alle attività didattiche anche all’università, soprattutto in quelle dell’emilia, la regione dove le condizioni meteo sono state peggiori, tanto che il governatore Stefano Bonaccini sta valutando se dichiarare lo stato d’emergenza.
A Castelnovo Monti, nel Reggiano, dove la situazione è difficilissima, con molte strade di montagna bloccate, il sindaco Enrico Bini ha deciso di tenere aperte elementari e medie, perché «la scuola è un pubblico servizio come ospedali, uffici postali e altri» e per questo ha ricevuto «messaggi, al limite del minatorio, in cui mi si diceva di mettere a rischio di vita i ragazzi in modo scriteriato, o peggio».
Ancora a Bologna neve e ghiaccio hanno causato la cancellazione di 40 voli all’aeroporto Marconi, dove già nella notte tra mercoledì e giovedì 150 addetti si erano messi all’opera sulle piste con i trattori spazzaneve. Ritardi anche nelle partenze, per via del prolungamento delle operazioni di «de-icing».
Non manca una vera e propria emergenza animali: sugli Appennini la fauna selvatica si sta spostando in pianura per cercare cibo e ripari e per questo si sono ripetute le segnalazioni di investimenti di cinghiali e cervi da parte di automobilisti. A Ligonchio un cerbiatto spossato e affamato si è avvicinato a due pattuglie della polizia provinciale e della Stradale. Che lo hanno salvato, portandolo in un rifugio al sicuro.
I pony su due ruote L’appello su Facebook: «Non ordinate niente, girare in bici in questi giorni è pericoloso»