Persidera, slitta la cessione I multiplex di Tim finiscono nel «trust» scelto da Vivendi
Persidera non si vende. Almeno non adesso. A sorpresa Tim avrebbe deciso di rinunciare all’offerta presentata da Raiway e F2i per la società dei multiplex digitali, dando mandato al ceo del gruppo telefonico, Amos Genish di trasferire la partecipazione ad un trust.
La vendita era stata imposta dalla Commissione europea a Vivendi, primo socio di Tim, come condizione per poter esercitare il controllo di fatto sul gruppo telefonico. O meglio: per ottenere il via libera dell’europa al controllo di fatto del gruppo telefonico, Vivendi si era impegnata con Bruxelles a far cedere a Tim la controllata Persidera e a rimuovere così l’ostacolo creato dal contemporaneo possesso del 28,8% di Mediaset e controllo di una società che ha 5 multiplex per la tv digitale. In alternativa era già stata concordata la soluzione del trust.
Oggi scadeva il termine per comunicare alla Ue la decisione e il pdg di Vivendi, nonché presidente di Tim, Arnaud de Puyfontaine ha fatto sapere a Bruxelles che la quota verrà alienata attraverso il conferimento a un trust francese, Advolis, che ora avvierà le procedure per la vendita. per cento la quota detenuta da Tim in Persidera. Il 30% è del gruppo Gedi
Il consiglio di Tim ha dichiarato a maggioranza la quota in Persidera non strategica fissando con gli advisor un obiettivo di incasso di circa 300-350 milioni. F2i e Raiway ne avevano offerti 250 ma la proposta è scaduta oggi e quella americana avanzata da I Squared Capital non era vincolante. Sullo sfondo resta un interrogativo: il trust tutelerà gli interessi di Vivendi o quelli di Tim?
Dal punto di vista contabile il rinvio della vendita non è un problema per il gruppo telefonico, che aveva già provveduto a svalutare la partecipazione nella società dei multiplex portando il valore di carico a 130 milioni. Il problema è soprattutto in capo a Vivendi che alla fine, invece di eliminare i conflitti segnalati dalle Authority vendendo ciò che non poteva detenere, ha scelto le vie brevi trasferendo prima il 28,8% di Mediaset a un trust e ora anche il 70% di Persidera.