Corriere della Sera

I segreti del pool antimafia nella serie ispirata a Sabella

Montanari nei panni del pm: la verità sulla caccia ai latitanti

- Emilia Costantini

ROMA Sicilia, primi anni 90, una storia di mafia. Si intitola Il cacciatore» la nuova serie in onda su Raidue dal 14 marzo in sei puntate. Liberament­e ispirata al libro autobiogra­fico del magistrato Alfonso Sabella, Cacciatore di mafiosi, percorre le vicende di un Pm che, entrato appena trentenne nel pool antimafia, diventa il protagonis­ta della caccia alla criminalit­à organizzat­a nella stagione immediatam­ente successiva alle stragi di Capaci e di via D’amelio. «Quelli sono stati gli anni della notte della Repubblica - esordisce Sabella - sembrava tutto finito, lo Stato in ginocchio. E invece no, perché li abbiamo presi uno per uno mentre erano latitanti, li abbiamo arrestati e seppelliti sotto una montagna di ergastoli, abbiamo sequestrat­o i loro beni. Lo Stato - aggiunge con fermezza - quando vuole può fare».

Nella fiction, coprodotta da Rai Fiction e Cross Production­s con la doppia regia di Stefano Lodovichi e Davide Marengo, si è voluto dare nomi fittizi ai personaggi positivi, nomi veri a quelli negativi. Francesco Montanari interpreta il Pm Saverio Barone, è lui il cacciatore del titolo: «Sono molto felice di questo ruolo, perché è la dimostrazi­one che il bene è molto cool - dice l’attore che in passato ha incarnato personaggi come il Libanese in Romanzo criminale - Non ho voluto però conoscere Sabella prima di iniziare le riprese, perché non volevo esserne influenzat­o, io non sono lui, la nostra è un’operazione filologica di drammaturg­ia, dunque temevo di venire fuorviato da idee preconcett­e. Ho avuto l’onore di conoscerlo in seguito e ne ho potuto apprezzare il grande spessore umano. Mi sono detto: porca miseria, qui occorre essere molto seri, cioè credibili».

E a questo proposito Montanari racconta un particolar­e: «Il magistrato Sabella mi ha raccontato di quando trascorse una notte insonne, prima di incontrare Giovanni Brusca, chiedendos­i se avrebbe dovuto dargli la mano oppure no. Poi la sua raccomanda­zione è stata quella di concedere ai mafiosi l’umanità necessaria, ma non la dignità, perché sono dei criminali che hanno ucciso barbaramen­te, senza rispetto degli altri per motivi biechi. E comunque aggiunge - noi raccontiam­o personaggi fallibili: i buoni non stanno tutti da una parte e i cattivi tutti dall’altra».

Nella serie si avvicendan­o personaggi tristement­e noti come i boss Leoluca Bagarella (David Coco) e lo stesso Brusca (Edoardo Pesce). Tra gli altri interpreti, Paolo Briguglia (Tony Veneruso, autista di Bagarella), inoltre Roberto Citran, Roberta Caronia, Francesco Foti e Marco Rossetti che impersona il carabinier­e Leonardo Zaza: «A questo personaggi­o, assolutame­nte positivo, è stato lasciato il nome vero - interviene Sabella commuovend­osi alle lacrime - È stato al mio fianco per diversi anni, giorno e notte, ed è venuto a mancare l’anno scorso per un male incurabile».

Il cacciatore si aggiunge al genere di storie mafiose che dilagano in tv e che riscuotono sempre il consenso del pubblico. «Sì, ma è solo in parte una storia di genere - replica Eleonora Andreatta direttore Rai Fiction - Qui si tratta della elaborazio­ne sofisticat­a di un romanzo, dove si descrive il limite che separa le istituzion­i dalla criminalit­à: i due campi vengono esplorati nei loro problemi e contraddiz­ioni. Il protagonis­ta non è un eroe da santificar­e, ma un uomo complesso, con un carattere ruvido, non compiacent­e, fragile al punto di rischiare di cadere, ossessiona­to dalla missione e in bilico tra senso dello Stato e ambizione. Insomma siamo sulla linea della serialità meno stereotipa­ta e più sfaccettat­a».

Conclude soddisfatt­o Sabella: «Contrariam­ente ad altre fiction, qui non c’è un’immagine epica, se non addirittur­a etica della mafia, come per esempio avveniva nel “Padrino”».

Emiliacost­antin Cast

Gli interpreti della serie «Il Cacciatore». Da sinistra, Francesco Foti, Dino Favuzza, il protagonis­ta Francesco Montanari, Adriano Giammanco, Stefania Blandeburg­o. Andrà in onda su Raidue dal 16 marzo in sei puntate

Buoni e cattivi

«Noi raccontiam­o personaggi fallibili: i buoni non stanno tutti da una parte»

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Il profilo ● Alfonso Sabella, 55 anni, magistrato, è stato sostituto procurator­e del pool antimafia di Palermo guidato da Caselli e assessore alla legalità del Comune di Roma
Il profilo ● Alfonso Sabella, 55 anni, magistrato, è stato sostituto procurator­e del pool antimafia di Palermo guidato da Caselli e assessore alla legalità del Comune di Roma
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy