Corriere della Sera

Skriniar: «Inter vinciamo il derby e poi ti porto in Champions»

- Guido De Carolis

MILANO Da sopravvalu­tato a vero affare. Quando la scorsa estate l’inter lo ha acquistato dalla Sampdoria per 30 milioni, il giudizio era unanime: è stato pagato troppo, non vale quei soldi. Sono passati otto mesi e Milan Skriniar, 23 anni, è il nerazzurro con la valutazion­e più alta dopo Mauro Icardi. Barcellona, Psg, Manchester United, i top club d’europa hanno posato gli occhi sul difensore centrale slovacco. «Quando sono arrivato non pensavo neanche di essere titolare, poi sono andato oltre le mie aspettativ­e. Al futuro non ci penso, non posso pensarci, sono concentrat­o solo sul presente e sull’inter. Certo giocare la Champions l’anno prossimo per me è importante, ma nella mia testa c’è che ci arriverò con l’inter».

Il momento nerazzurro però è dei peggiori. Il brusco rallentame­nto dopo un inizio eccellente, la caduta in classifica dal primo al quarto posto: tutto in due mesi e mezzo. «Da troppo tempo siamo in difficoltà, cosa ci è successo non lo so. Il gioco non va, bisogna dare di più, non bastano 20-30 minuti a partita».

Il derby di Coppa Italia di dicembre è stato un doppio bivio. Il Milan ha imboccato la strada della risalita, l’eliminazio­ne invece ha piombato l’entusiasmo dell’inter, scivolata nella depression­e. E sono venuti fuori i limiti, le dicerie, i soliti problemi caratteria­li e di spogliatoi­o. «Ma no, tra noi siamo uniti. Però dobbiamo fare di più, tutti insieme e non solo nello spogliatoi­o. Anche fuori dal campo, ognuno nel- la sua testa deve prepararsi un po’ meglio per la partita, pensarci e concentrar­si di più».

Il Milan si è preso la sua rivincita, la finale di Coppa Italia, vive il periodo migliore della stagione, ha un Cutrone in stato di grazia. «È forte, in fiducia, pericoloso: tocca una palla e fa gol. Però marcare Insigne è più difficile. Ma potendo togliere un giocatore al Milan leverei Suso: è lui l’uomo chiave».

Il derby può riaccender­ti o spegnerti per sempre e quello di domenica può segnare la stagione, per entrambe. «Vogliamo il derby per chiudere la serie nera. Vincere però non basta, anche dopo ci sono partite difficili».

In fondo l’obiettivo resta uno: centrare la Champions, anche con i gol di Skriniar. «L’anno scorso non ne ho fatti, quest’anno mi sono sbloccato. Basta un angolo o una punizione e si può vincere, come con il Benevento».

Giocare a San Siro però sta diventando sempre più complicato per l’inter. Il pubblico fischia alle prime difficoltà, l’ambiente non aiuta. «Sì non è facile, i tifosi si aspettano che se giochiamo in casa vinciamo: il momento è duro anche per loro».

Il rientro di Mauro Icardi è l’arma in più per l’inter e per Skriniar. «Appena sono arrivato, mi ha accolto, si è messo a disposizio­ne. Nell’ultimo derby ha fatto tripletta: ci mancano tanto i suoi gol, punto su di lui per vincere. Non mi interessa come lo giochiamo, conta solo vincerlo».

Il derby di Milan (Skriniar) è già nel nome. «Oggi ci rido, ma all’inizio qualche tifoso mi diceva: “Cambia nome”». Ha avuto ragione lui, è l’unico Milan amato dai nerazzurri.

All’inizio non credevo di essere titolare Il futuro? In Champions ci giocherò l’anno prossimo con l’inter

Dobbiamo fare di più anche fuori dal campo Cutrone è forte, Suso è l’uomo chiave. Icardi torna ci mancano i suoi gol

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Sicurezza Milan Skriniar, 23 anni, slovacco (Getty Images)

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