Corriere della Sera

Pronostico Michele «Si sveglia Perisic»

«Se perdiamo siamo davanti: io sono sereno»

- Arianna Ravelli

Michele Mozzati, la faccia col baffo della figura mitologica Gino (Vignali)&michele, è alle prese con i primi giorni di vita di Zelig tv («Ci sarà spazio anche per lo sport, sa?»), ma non si sottrae a parlare dell’argomento più scottante e divisivo che esista. Le elezioni? Ma va, il derby.

Il Milan è favorito, quindi lo vince la sua Inter, no? Sereno e tranquillo??? il derby

«Questo lo dice lei, io sono scaramanti­co... Io dico che non è detto che la squadra più gasata sia anche quella più motivata, anzi. Vincerà chi saprà gestire l’emotività, le tensioni, gli episodi. Certo, è una situazione che tre mesi fa nessuno si sarebbe immaginato, ma forse meglio così».

In che senso?

«Quando le partite sembrano disperate, qualsiasi risultato che non sia una sconfitta è ben accetto...».

Ha deciso di stare schiscio...

«Quando il Milan era meno forte al “che vinca il migliore” loro dicevano “sperèm de no...”. Io la guarderò a casa, da solo, che altre volte ha portato bene, sereno e tranquillo».

d Tre mesi fa nessuno avrebbe potuto immaginare quello che è successo. Gattuso li ha gasati, sono colpito da quanto la forza mentale incide sulle partite

«Massì. Abbiamo un discreto vantaggio in classifica, siamo coscienti che è un momento difficile, ma sì, sono sereno. Tre mesi fa saremmo stati costretti a dire: dobbiamo vincere. Ora anche se va male, non c’è problema».

Sicuro? Andreste a +4, lei non teme l’incubo sorpasso?

«Ma quello è ancora lontano!».

In Champions andrà l’inter?

«Ci riprova? Io dico solo che rispetto alla rosa che ha ci dovrebbe andare, poi il calcio è fatto di mille fattori».

Gira una battuta, sa?... Le cose che spariscono dopo Natale: l’albero, il panettone, l’inter... Lei ha una spiegazion­e?

«Anche nelle società di calcio è difficile mettere assieme modi di vivere e di pensare diversi. I calciatori hanno storie culturali differenti che non necessaria­mente si fondono. Mi riferisco alle situazioni di gioco, perché non credo alle sciocchezz­e sulla vita personale».

Per il Milan peserà di più la stanchezza dei supplement­ari o l’entusiasmo della vittoria?

«Vedremo... Io la sfida con la Lazio non l’ho vista, sa come si dice? Gli interisti vanno spesso al cinema quando gli altri fanno le coppe».

Le piace Spalletti?

«Mi sembra preparato e capace. E poi mi pare uno che ha anche una vita oltre al calcio. Ma è da queste partite che si capisce se l’allenatore ha empatia col gruppo. Che poi mi pare il vero merito di Gattuso. Certo li ha gasati».

Li ha trasformat­i, più che altro.

«E in poco tempo. Sono molto colpito da quanto i calciatori siano influenzab­ili, da quanto lo stato d’animo, la forza mentale ed emotiva incida sulle partite. È il bello del calcio».

Chi sarà il protagonis­ta del derby?

«Perisic ha fatto così male in questi mesi che può solo risorgere. Aspettiamo il momento in cui azzecca la partita e torna a giocare come sa. Speriamo sia nel derby, altrimenti sarà quella dopo. Io, confermo, sono sereno».

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(Lapresse) Nerazzurro Michele Mozzati, 67 anni, scrittore

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