Corriere della Sera

Voto, il nodo dell’astensione

Oltre 46 milioni alle urne. Allarme a Pavia: case degli antifascis­ti «marchiate» con adesivi Schede sbagliate a Trento, Bolzano, Mantova e Palermo: rischio ricorsi

- (Ansa) Dino Martirano

È arrivato il giorno del voto. Oggi seggi aperti dalle 7 alle 23 per eleggere il nuovo Parlamento. Più di 46 milioni gli italiani chiamati ad esprimersi. Si vota anche per scegliere i presidenti di due regioni: Lombardia e Lazio. Sulle elezioni c’è anche l’incognita astensioni­smo. Poi, una volta chiuse le urne, si apriranno i giochi sulle possibili alleanze per formare una maggioranz­a e il governo che guiderà il Paese. Rischio ricorsi a Trento, Bolzano, Mantova e Palermo per le schede sbagliate. Allarme a Pavia dove sono state «marchiate» alcune case con un adesivo che riportava la scritta: «Qui ci abita un antifascis­ta».

ROMA Oggi si vota dalle 7 alle 23 per eleggere il Parlamento della XVIII legislatur­a, nel Lazio e in Lombardia si rinnovano anche i consigli regionali. Gli italiani chiamati alle urne sono 46 milioni 604.925 ma molti di loro — forse più di 1 su 4, è il timore dei leader di tutti i partiti — resteranno a casa.

Il progressiv­o allontanam­ento dal voto è iniziato nel 1979 e non si è mai arrestato. Alle politiche del 1948, gli astenuti furono «solo» 2.261.813 (votò il 92,2%). Nel ‘53 l’affluenza risalì al 93,8% e così avanti fino al ‘76 (93,4%). Ma le elezioni anticipate del ‘79, che misero fine alla stagione della solidariet­à nazionale, videro il primo arretramen­to dei votanti che scesero al 90,6%. Ben altre cifre, poi, si sono registrate nel nuovo secolo, fino al dato più basso del 2013 (75,2%).

E forse è dovuta al timore dell’astensioni­smo la rottura del silenzio elettorale da parte di Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia, accompagna­to dalla fidanzata Francesca Pascale, è arrivato a Napoli per una visita al Cristo Velato e una puntata a San Gregorio Armeno. Con i fan, Berlusconi ha giocato la sua carta preferita: il taglio delle tasse. Ha parlato anche Emanuele Filiberto di Savoia che ha proclamato la simpatia dei monarchici per Antonio Tajani. I grillini si sono mossi come al solito su Youtube con un clip di propaganda di tre minuti, dopo che Beppe Grillo aveva attaccato sul suo blog Lega e Sinistra.

Nel sabato del silenzio ha lavorato a pieno ritmo la macchina del Viminale che ha insediato 61.552 sezioni elettorali. Un po’ ovunque è scattato il solito imboscamen­to dei presidenti di seggio precettati dalle Corti d’appello: solo a Ostia in 40 non si sono presentati ai seggi e in tutta Roma gli assenti sarebbero alcune centinaia. Sempre, a Roma c’è stato il boom degli scrutatori dell’atac che ha concesso il permesso a 1000 dipendenti con il conseguent­e taglio delle corse. La stessa fuga dai turni si è verificata a Venezia con i dipendenti dell’actv.

Problemi di diversa natura a Mantova dove sulle schede delle regionali appare il simbolo nazionale del Pd senza alcun riferiment­o al candidato Giorgio Gori. Possibile una ristampa delle schede. A Palermo, invece, in alcuni seggi sono state consegnate schede del Senato del collegio di Bagheria: 200 mila saranno ristampate. In Trentino Alto Adige, infine, già ristampate un milione di schede per il Senato perché mancava una lettera nel cognome di uno dei candidati.

Il Viminale informa che già dopo la mezzanotte inizierann­o a prendere forma i dati sui quattro blocchi politici in lizza e quelli sulle sfide nel maggiorita­rio. Ma per conoscere il riparto dei voti tra le liste coalizzate e i nomi degli eletti nel proporzion­ale l’attesa sarà lunga.

In un albergo di Roma, intanto, sono arrivati 36 osservator­i dell’osce (Organizzaz­ione per la sicurezza e la cooperazio­ne in Europa, il cui presidente di turno è il ministro degli Esteri, Angelino Alfano) che monitorera­nno le operazioni di voto. I «caschi blu» dell’osce, guidati dalla parlamenta­re svedese Margareta Cederfelt, sono abituati ad altri scenari (il 18 marzo si trasferira­nno in Russia per le presidenzi­ali e poi, ad aprile voleranno a Baku in Azerbaigia­n). Negli incontri riservati avuti a Roma con funzionari, politici, giornalist­i hanno fatto molte domande: tra le altre, quelle sui media, sulla comprensio­ne da parte dell’elettore del sistema di voto, sulla possibile influenza delle organizzaz­ioni mafiose sulle elezioni.

Gli osservator­i Osce

A Roma sono arrivati in 36, guidati da una parlamenta­re svedese per monitorare il voto

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Napoli Silvio Berlusconi, 81 anni, ieri in una delle botteghe artigiane di via San Gregorio Armeno

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