Carofiglio: «Ho fatto a botte da magistrato»
Lo scrittore: le arti marziali mi hanno cambiato la vita
«Le arti marziali mi hanno cambiato la vita. Ho fatto a botte tante volte, anche quando ero magistrato». Gianrico Carofiglio si confessa al Corriere.
G ianrico Carofiglio, il suo nuovo libro sulla politica si intitola «Con i piedi nel fango». Perché?
«È una frase di Orwell: i pensatori della politica hanno la testa tra le nuvole o i piedi nel fango. Io preferisco chi si sporca. Non come i corrotti; come i soccorritori di una alluvione».
Come andranno le elezioni?
«Berlusconi e Renzi trattano da un anno e mezzo. Faranno il governo insieme. Maroni porterà via un pezzo di Lega e parteciperà al gioco. La sinistra sarà marginalizzata, purtroppo».
E i 5 Stelle?
«Si sfalderanno. Un po’ di quelli che hanno imbarcato andranno dall’altra parte. In Europa saranno sollevati. Non è uno spettacolo entusiasmante. Ma è preferibile ad altri spettacoli terrificanti».
Lei è stato senatore pd. Un partito messo male.
«Non sono ostile a Renzi. La cosa surreale è che sta andando a perdere le elezioni dopo un quinquennio di successi. Il Paese va meglio, sul piano interno e internazionale».
Perché allora Renzi è in difficoltà?
«Per la comunicazione, che è sostanza. Come la racconti è come è. Il suo vizio di personalizzare ha creato un bersaglio facile».
Si annuncia una forte astensione.
«Votai per la prima volta nel giugno 1979, pochi giorni dopo aver compiuto diciotto anni. L’affluenza superò il 90%. Abbiamo perso il primato mondiale di democrazia per colpa di una politica che non produce senso di appartenenza».
Lei nel libro non fa un bilancio negativo dei cinque anni al Senato.
«Non ho nessuna ostilità per la politica; andrebbe fatta con allegria. Provo fastidio per i politici che assumono l’atteggiamento di chi avrebbe altro da fare. Il potere non è cattivo, se lo usi per cambiare le cose. Infatti mi piaceva fare il magistrato, che è un’altra forma di potere».