Corriere della Sera

IL CALCIATORE ASSOLTO (INUTILMENT­E) 2 VOLTE

- di Aldo Grasso

Esiste la giustizia sportiva ed esiste la giustizia ordinaria. Non sempre vanno d’accordo. Stefano Guberti, ex calciatore del Bari, poi in serie A nella Roma, nella Sampdoria e attualment­e centrocamp­ista del Siena (serie C) è stato assolto con formula piena dall’accusa di frode sportiva «per non aver commesso il fatto». Guberti era stato condannato nel 2012 dalla giustizia sportiva a 4 anni e un mese per altre presunte partite truccate. Ma la giustizia

Guberti Il giocatore condannato dal giudice sportivo e innocente per i tribunali

ordinaria, anche in questo caso, l’aveva prosciolto «perché il fatto non sussiste», tanto che era dovuto intervenir­e il presidente della Federcalci­o, Carlo Tavecchio, per concedergl­i la grazia e permetterg­li di continuare a giocare (modesto risarcimen­to per gli anni perduti).

Guberti si è sempre proclamato innocente e innocente è stato considerat­o da un tribunale penale. Non da quello sportivo (nella persona del Grande Inquisitor­e Stefano Palazzi), secondo cui il calciatore, paradossal­mente, resta colpevole.

La giustizia ordinaria è troppo lenta, come un treno in perenne ritardo, quella sportiva troppo sbrigativa; l’una si basa sulle prove, l’altra sugli indizi. Sono parenti così lontani che faticano a parlarsi, magari a spese di chi vede rovinata la propria carriera.

Questa storia insegna che esistono più giustizie, ma non la Giustizia.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy