Corriere della Sera

L’ingegnere con l’hobby delle armi che era diventato il sicario dei clan

Calabria, era già detenuto. Il pm: ha ucciso un legale nel 2016. I delitti con la moglie

- (foto da Facebook) Carlo Macrì cmacri@corriere.it

Un avviato studio di consulente finanziari­o, la passione per le moto e le auto di lusso. Dietro questo profession­ista modello, con la laurea di ingegnere informatic­o, si nascondeva il volto di un sicario.

Uccideva su commission­e Marco Gallo, 33 anni, che ieri è stato raggiunto da un nuovo ordine di cattura per l’omicidio del penalista di Lamezia Terme Francesco Pagliuso, ammazzato la notte tra il 9 e il 10 agosto 2016, a colpi di pistola, nel cortile della sua abitazione. Particolar­e ancora più inquietant­e, però, è che almeno per un omicidio, Marco Gallo — frequentat­ore abituale del poligono di tiro — si è avvalso della complicità della moglie, Federica Guerrisi, 31 anni, infermiera, anche lei detenuta. Per incastrare i due coniugi sono servite tecniche investigat­ive d’avanguardi­a che hanno permesso alla Procura di Catanzaro di svelare modalità e movente di alcuni delitti. Tra questi quello di Francesco Pagliuso, tra i più noti avvocati penalisti di Lamezia Terme, segretario della camera penale. Il profession­ista è stato ucciso per vendetta, ha pagato con la vita la difesa di Domenico e Giovanni Mezzatesta, padre e figlio, accusati della strage di Decollatur­a, avvenuta a gennaio del 2014. Nell’agguato morirono i cugini Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, considerat­i vicini alla famiglia di ‘ndrangheta Scalise. Sarebbero stati loro — secondo la Procura distrettua­le di Catanzaro — a ordinare la morte dell’avvocato. Pagliuso sapeva di essere sulla «lista nera», l’aveva confidato ai suoi parenti poco tempo prima di essere ucciso. Altre due persone, prima e dopo la sua morte, avrebbero pagato con la vita per quell’agguato avvenuto sulle montagne del Reventino: Luigi Aiello e Gregorio Mezzatesta, uccisi rispettiva­mente il 21 dicembre del 2014 e il 23 giugno del 2017. Ed è stato proprio l’omicidio di Gregorio Mezzatesta, fratello di Domenico, a fornire ai carabinier­i del comando provincial­e di Catanzaro e al Ros gli elementi utili per individuar­e l’omicida.

Le telecamere posizionat­e in città, avevano filmato Marco Gallo mentre seguiva la vittima a bordo di una moto. Confrontan­do le immagini riprese in più punti gli inquirenti hanno avuto la certezza che si trattasse del killer che ha ucciso l’impiegato delle Ferrovie. Gallo è stato arrestato nel giugno scorso. C’era da capire, però, il motivo che aveva spinto il consulente finanziari­o a premere il grilletto contro Mezzatesta. La faida di Decollatur­a è stata la prima pista seguita dagli investigat­ori. E alla fine l’omicidio di Mezzatesta ha aperto la strada per arrivare a identifica­re anche il killer dell’omicidio Pagliuso. Il penalista era riuscito a far annullare dalla Cassazione l’ergastolo a Domenico e Giovanni Mezzatesta, ottenendo il rinvio alla Corte d’as- sise per un nuovo processo. Mezzatesta ha spiegato ai magistrati che questa è stata la causa che ha condannato a morte Pagliuso.

Per uccidere l’avvocato — hanno confermato le telecamere di sicurezza — Marco Gallo, in tenuta da jogging la sera prima del delitto, ha fatto un sopralluog­o alla villa del penalista. La sera dopo sempre in tenuta ginnica e zainetto in spalla, si è nascosto nel giardino, ha atteso l’arrivo di Pagliuso e lo ha ucciso mentre l’avvocato era ancora al posto di guida. L’anno prima assieme alla moglie aveva pianificat­o ed eseguito l’omicidio di Francesco Berlingier­i, fruttivend­olo di etnia rom.

Passioni e lavoro Appassiona­to di auto e moto di lusso, aveva un avviato studio di consulenza

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In cella ● Marco Gallo, 33 anni, di Falerna (provincia di Catanzaro) era l’insospetta­bile sicario della famiglia di ‘ndrangheta Scalise. Gallo, ingegnere, aveva uno studio di consulenza
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L’avvocato Francesco Pagliuso, assassinat­o a Lamezia Terme la sera del 9 agosto 2016 vicino alla sua abitazione
La vittima L’avvocato Francesco Pagliuso, assassinat­o a Lamezia Terme la sera del 9 agosto 2016 vicino alla sua abitazione

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