Corriere della Sera

Il Milan in rincorsa non si nasconde «Il derby vale tutto»

Gattuso: «Favoriti? Non mi piace. Noi umili»

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«Sono pronto a strapparmi il cuore e darlo ai miei giocatori per farli palleggiar­e». Che vi ricordi Riccardo III di Shakespear­e o Pulp Fiction di Quentin Tarantino, Rino Gattuso non fa nulla per togliere enfasi al derby di questa sera, una sfida di fronte a 74mila spettatori veri allo stadio (4 milioni d’incasso) e oltre 700 milioni potenziali nel mondo, visto che sarà trasmesso in tv in 180 Paesi. Per continuare nella doppia citazione, l’inverno del nostro scontento da queste parti è terminato, e il merito è stato tutto di Rino Wolf «risolvo problemi». «Non ci giochiamo tanto, ci giochiamo tutto. Questa è una finale, il derby punti a partita la media del Milan nelle 12 gare con Gattuso in panchina. La media con Montella nelle prime 14 gare era di 1,43 resterà nella storia. Visto che parlate di uno spiraglio per la Champions allora è chiaro che l’inter può ancora sbagliare, noi no».

Nel dilemma se peserà più l’entusiasmo per la finale di Coppa Italia conquistat­a, o la fatica per i supplement­ari e la terza sfida in otto giorni, Gattuso decide di ribaltare la prospettiv­a. «Non voglio neanche sentire la parola stanchezza», mentre l’entusiasmo, più che un corroboran­te, è la prima delle insidie. «Sento che siamo favoriti e non mi piace. Spesso vince la squadra in difficoltà: il 27 dicembre noi eravamo alla canna del gas, invece è stata la partita della svolta. Dobbiamo essere umili, non farci prendere dall’entusiasmo, ma neanche dal braccino». La stessa umiltà che ha lui, che ha già battuto tecnici à la page come Di Francesco e Simone Inzaghi, verso Luciano Spalletti. «Dell’inter temo soprattutt­o lui, ha esperienza, è preparato, ha fatto tanti derby a Roma. Io e il mio staff non dovremo sbagliare niente». Le scelte, almeno per il via, sono fatte e sono le solite: Gattuso ha misurato il livello di veleno e ha deciso che negli undici in campo contro Roma e Lazio ne era rimasto a sufficienz­a anche per il derby. Rinviato ancora il ballottagg­io tra Cutrone (uno che, come Obelix, nel veleno è caduto da piccolo) e Kalinic, che poi era il primo Aggiustatu­tto Rino Gattuso, 40 anni, ha esordito sulla panchina del Milan il 3 dicembre con il pari a Benevento. Ora è a 14 risultati utili consecutiv­i ed è in finale di Coppa Italia (Ansa)

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