Corriere della Sera

L’inter sotto assedio si gioca il futuro «Fuori il coraggio»

Spalletti: «Mostriamo la nostra faccia cattiva»

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MILANO È semplice: è la partita più importante dell’anno e l’inter non la può perdere. Il 168° derby di campionato non ha appelli. «Non c’è più tempo per vedere cosa c’è dopo. Questa partita è il nostro futuro, non c’è più tempo poi per rimettere a posto le cose».

Spalletti ha emesso la sua sentenza. Spera di scuotere una squadra involuta, piombata nell’animo e da tre mesi in crisi d’identità, di gioco, di risultati. Vincere per ripartire, per superare la Lazio e incenerire le speranze di rincorsa del Milan, tagliandol­o fuori dalla lotta per la Champions.

Assillata dai risultati negativi, incalzata sui conti e questioni societarie, l’inter prova gol degli ultimi 10 realizzati dall’inter sono arrivati da palla inattiva. Sono 16 in totale le reti realizzate dall’inter da questa situazione a uscire dall’assedio e a farsi forza con il video di incoraggia­mento inviato dalla Cina dal patron di Suning, Jindong Zhang. Il muro lo alza Spalletti. «Gli attacchi al club? È semplice rovesciare tutto e farci sembrare una pattumiera. Non è così, qui c’è ordine».

La disciplina piuttosto va ritrovata in campo. L’esaltazion­e dell’ultimo Milan non turba Spalletti. «Non mi preoccupan­o né Suso né gli altri, ma solo i miei giocatori che non fanno le cose che sanno fare». Troppi nerazzurri si sono fatti di nebbia, svaniti nell’inverno. Il rientro di Icardi, mattatore all’andata con una tripletta, e quello al centro della difesa di Miranda, non possono bastare all’inter. Occorre ritrovare uomini chiave come Perisic e Candreva, rivedere una partita ben fatta da Gagliardin­i e Vecino e capire chi giocherà alle spalle di Icardi. Borja Valero non è al meglio e Brozovic deve decidere da che parte stare: se continuare a essere un separato in casa o mostrare uno spunto d’orgoglio e di calcio vero. «Serve il coraggio di fare scelte e giocate importanti. In una partita così bisogna mostrare la faccia cattiva».

E l’inter negli scontri diretti l’ha sempre fatto. Non ne ha mai perso uno in questo campionato ed è l’unica, tra le prime sette, ad aver resistito contro tutti gli avversari più forti. In difficoltà Per Luciano Spalletti, 58 anni, il derby «vale più di una stagione» L’inter era arrivata ad avere un vantaggio di 18 punti sul Milan, ora la distanza è ridotta a 7 punti (Lapresse)

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