Preparare bene i fischietti alla rivoluzione
La volontà di cancellare i grandi errori arbitrali dalle competizioni del massimo livello, ha vinto in maniera definitiva e ha cancellato ogni incertezza sul cambio dell’arbitraggio. Un uomo col fischietto non basta più, bisogna affiancarne un altro con il monitor; soprattutto la rivisitazione dell’azione, con la Var, finirà, dopo le correzioni necessarie, per abbassare il tasso di errore della fase finale dell’azione. È la sintesi dell’assemblea dell’ifab, l’organo che si occupa delle regole, che con 8 voti su 8, ha dato il via alla rivoluzione. La Fifa ha così dato il suo ok alla Var al Mondiale in Russia. Coraggio o avventatezza? È una decisione che, nel tempo, costringerà a un super lavoro di rifacimento dei quadri arbitrali di tutte le associazioni, molte delle quali non hanno, per ora, la minima conoscenza del peso della trasformazione. In particolare la squadra arbitrale, già individuata per il prossimo Mondiale, sarà oggetto di una formazione stringente, nei prossimi mesi, per arrivare pronta a Mosca. A oggi solo il 50% dei fischietti ha provato la trasformazione: nella prima parte del Mondiale, con partite più semplici, verranno utilizzati soprattutto i meno esperti e qualche svarione sarà possibile. La ricerca della «quasi perfezione» nel calcio è un processo lungo.