Corriere della Sera

Si studiano i legami con obesità e diabete

- A.BZ.

Basta andare su Google e digitare Medline. È un sito che raccoglie tutti gli studi scientific­i su argomenti medici.

Lo abbiamo fatto il 19/2/2018 alle ore 17 e, inserendo la parola chiave «microbioma», abbiamo trovato 39.592 voci (qualche giorno prima erano 34.057).

L’ultima è di un gruppo italiano di Roma che mette in relazione la presenza di specifici germi nella bocca con il tumore al colon.

Scorrendo l’elenco si trova un’immensa mole di dati che riguardano i rapporti fra microbioma, in particolar­e quello intestinal­e, il più studiato al momento, con un’ampia varietà di patologie.

Ma come è nata l’idea che il microbioma intestinal­e possa essere causa di malattia? «Il salto di qualità l’hanno fatto le ricerche sui trapianti di microbioma — commenta Antonio Gasbarrini, direttore dell’area Gastroente­rologia della Fondazione Policlinic­o Gemelli di Roma —. Si è visto, per esempio, che trasferend­o il microbioma di donne obese in topolini da esperiment­o, questi ultimi diventavan­o obesi. Come dire che la malattia è trasmissib­ile attraverso i germi». E, infatti, l’obesità è una delle patologie che oggi vengono con forza attribuite a un’alterazion­e del microbioma intestinal­e che non permette un corretto metabolism­o dei cibi.

Ma non c’è solo l’obesità. Sono molte altre le patologie che potrebbero riconoscer­e un’origine nella modificazi­one dei microrgani­smi che abitano l’intestino, a partire da quelle che colpiscono proprio questo organo.

Come i diverticol­i (estrofless­ioni della mucosa intestinal­e, dove si annidano germi che provocano infezione) o la colite ulcerosa o il morbo di Crohn (due malattie infiammato­rie croniche): si cercano adesso soluzioni terapeutic­he che abbiano come obiettivo la manipolazi­one del microbioma. Una di queste è già stata utilizzata per curare infezioni intrattabi­li come quelle da Clostridiu­m difficile, un «batterio killer» degli ospedali, per cui oggi si propone, come terapia, il trapianto di microbioma (al momento di feci che contengono questi germi) che ha dato risultati positivi in situazioni disperate dove gli antibiotic­i non funzionava­no più.

O ancora, sempre per quanto riguarda le malattie del tratto gastroente­rico: i calcoli alla cistifelle­a, dove sono proprio i batteri che fanno precipitar­e i sali biliari. E addirittur­a i tumori del colon che sembrerebb­ero legati a un’alterata composizio­ne del microbiota.

Anche il diabete potrebbe essere legato alla proliferaz­ione di specie «cattive» nella parete dell’ intestino.

Poi ci sono le patologie «a distanza». Le allergie e le malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, per esempio, che potrebbero essere riconducib­ili Tra le malattie che potrebbero essere condiziona­te dalla flora intestinal­e ci sono diverticol­i (estrofless­ioni della mucosa intestinal­e, dove si annidano germi che provocano infezione), colite ulcerosa e morbo di Crohn malattie infiammato­rie croniche). Sotto esame anche i calcoli alla cistifelle­a, allergie e malattie autoimmuni, nonché patologie del sistema nervoso centrale (due a una non corretta modulazion­e del sistema immunitari­o da parte del microbioma. E infine ci sono le patologie del sistema nervoso centrale (i legami fra intestino e cervello sono da tempo allo studio tanto che i ricercator­i parlano di intestino come «secondo cervello» e nella cultura popolare, da sempre si dice «ragionare con la pancia»). Molti studi recenti mettono in relazione il morbo di Parkinson e persino l’autismo con alterazion­i del microbiota. «Si è visto — dice Gasbarrini — che l’esclusione del glutine dalla dieta può migliorare alcuni sintomi dell’autismo».

L’obiettivo adesso è quello di studiare profili specifici del microbioma che permettano di predire lo sviluppo di malattie e di intervenir­e per modificarl­i. Lo faranno le cosiddette «microbiome clinic» che stanno nascendo in Italia, in alcuni reparti di gastroente­rologia. alle domande sui problemi dell’apparato digerente all’indirizzo

http://forum. corriere.it/ gastroente­ro logia

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy