Corriere della Sera

La soddisfazi­one di Meloni «Così è il doppio del 2013»

- Marco Galluzzo (Lapresse) Virginia Piccolillo

senso che gli azzurri, il partito fondato da Silvio Berlusconi oltre 20 anni fa, potrebbe aver raggiunto un minimo storico (terzo dato saliente) e avrebbe invertito la tendenza rispetto ad alcune settimane fa, quando ancora sembrava possibile un rincorsa verso il 20%.

Colpisce un quarto dato: se la somma dei voti dei partiti di Salvini e di Berlusconi non cambia rispetto ai sondaggi degli ultimi mesi, è come se la campagna elettorale di entrambi i partiti non avesse né smosso gli indecisi né fatto cambiare idea agli elettori. Se variazioni ci saranno, alla fine, rispetto ai mesi scorsi, sono comunque state quasi irrilevant­i. Al massimo potrebbe esserci stato un travaso di voti, in uscita da Forza Italia e in entrata alla Lega. Insomma i primi numeri dello spoglio raccontano che quella corsa verso un’autonomia, nonostante l’apporto di Fratelli d’italia e di Noi per l’italia di Fitto, Cesa e Lupi, sia rimasta a metà. La soglia del 40 per cento dei consensi, che avrebbe consentito una maggioranz­a parlamenta­re, è rimasta una chimera.

Paolo Romani, di Forza Italia, esulta in ogni caso, «se questi numeri saranno confermati potremmo avere 277 seggi alla Camera e 148 seggi al Senato e in questo caso saremmo chiarament­e i vincitori di queste elezioni». Anche se lo spoglio è appena iniziato «e stiamo parlando ancora del nulla». Esulta anche Ignazio La Russa, di Fratelli d’italia: «Alla precedente tornata avevamo il 2, stiamo andando verso un raddoppio dei consensi».

d L’appello A un certo punto la democrazia arriva e quando arriva ognuno deve fare la sua parte Fate la vostra parte per i vostri figli, la vostra azienda e il vostro futuro Fatelo soprattutt­o per la vostra Patria!

Giorgia Meloni

La stanchezza della campagna elettorale combattuta, unica donna candidata premier, su due fronti: contro gli avversari ma anche contro le trame da «inciucio» dei suoi alleati. La tensione di una giornata difficile nella capitale, con file ai seggi e una pioggia battente. Poi, gli exit poll, e per Giorgia Meloni, il cielo è tornato a sorridere. Fratelli d’italia veniva accreditat­o in una percentual­e minima del 3,5%, ma in una massima del 5,5%. «Sarei no felice, strafelice», confida Giorgia Meloni ai suoi fedelissim­i, facendo notare che «sarebbe il doppio di quanto avevamo avuto alle scorse elezioni politiche». Nel 2013 FDI ebbe l’1,8% e prima della stesura finale della legge elettorale, quando si parlava di soglia di sbarrament­o al 4%, molti davano per scontato che Giorgia Meloni fosse contraria perché il suo partito non l’avrebbe mai superata.

Ecco perché ieri sera, al comitato elettorale di fratelli d’italia in zona Eurgarbate­lla, si respirava un’aria di speranza. Contagiati anche Fabio Rampelli malgrado il «febbrone da influenza» e Isabella Rauti, tornata serena, dopo la «giornata no» in cui aveva visto cancellare il treno che la doveva portare in serata al suo collegio elettorale a Mantova.

Giorgia Meloni era andata a votare in mattinata, e aveva postato la sua foto twittando: «E voi, sorelle e fratelli d’italia siete già andati a votare?». Poi le lunghe ore di attesa dedicate alla piccola Ginevra. Mentre si rincorreva­no voci ed exit poll di uno scenario mutato, a destra: con Silvio Berlusconi in calo e Matteo Salvini in ascesa. E di un esito globale incerto che apriva interrogat­ivi sul possibile governo. Lei lo ha ripetuto in ogni intervista: «Disponibil­i solo a fare una nuova legge elettorale e tornare al voto».

 ??  ?? A Roma Giorgia Meloni, 41 anni, ieri al seggio
A Roma Giorgia Meloni, 41 anni, ieri al seggio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy