«Io in fila per 20 minuti Il problema? La matita»
La coda? «Io l’ho fatta volentieri. Vuol dire che la passione non è spenta. Le persone che senza litigare si esprimono. Il problema semmai è la matita...». Il comico Enrico Bertolino, come buona parte degli italiani, per votare si è disciplinatamente messo in fila. A Milano.
Perché la matita?
«Mah, c’è stata una scrutatrice che ha dovuto rincorrere una signora che si stava portando via la matita. Han paura perché, se arriva un pareggio, le matite devono tornare buone subito... ».
Lei ha dovuto attendere molto?
«Ma no, un quarto d’ora. Venti minuti con le chiacchiere. Perché poi molti, nella cabina elettorale erano velocissimi».
Velocissimi? E perché?
«Perché gli scrutatori facevano lasciar fuori i telefonini. La gente non è più abituata a stare qualche minuto senza Whatsapp, va subito in astinenza. E comunque, io ho trovato tutto molto rassicurante».
Come mai?
«Ma sì, ti parlano degli hacker, ti immagini quelli che lavorano per minare la democrazia da dietro alla tastiera... e invece quei buoni vecchi scatoloni da dopoguerra in cui si infila la scheda, sono una sicurezza».