Corriere della Sera

La Spd dice sì alla Coalizione Governo Merkel, 6 mesi dopo

In Germania due socialdemo­cratici su tre approvano l’alleanza con la Cdu

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE P. Val.

BERLINO La Spd ha detto sì alla Grosse Koalition con la Cducsu. Quasi sei mesi dopo le elezioni politiche, la strada per dare un governo stabile alla Germania è libera. Angela Merkel sarà cancellier­a per il suo quarto e probabilme­nte ultimo mandato. E l’europa può finalmente tornare a guardare a Berlino, mentre sfide vecchie e nuove si addensano sul suo orizzonte, dalle tensioni con Londra sulla Brexit, al rilancio dell’integrazio­ne comunitari­a invocata da Emmanuel Macron, alla minaccia di una guerra commercial­e con gli Stati Uniti.

Due terzi dei militanti socialdemo­cratici hanno votato a favore del patto di governo, nel referendum interno che ha tenuto in sospeso il Paese per due settimane. Secondo l’annuncio fatto ieri mattina dal tesoriere del partito, Dietmar Nietan, il 78,39% degli oltre 463 mila tesserati alla Spd ha preso parte alla consultazi­one. I sì al patto di coalizione sono stati 239 mila, pari al 66,02%, i no 123 mila, pari al 33,94%, le schede nulle quasi 15 mila. È una maggioranz­a solida, perfino superiore alle attese, ancorché notevolmen­te inferiore a quella di quattro anni fa, quando una consultazi­one analoga registrò il 76% di favorevoli alla Grosse Koalition. «Abbiamo finalmente chiarezza», ha detto il presidente provvisori­o del partito, Olaf Scholz, che ha parlato di una «decisione non facile». Secondo Scholz, il lungo dibattito che ha accompagna­to il referendum è stato tuttavia un’occasione «per crescere insieme» e anche chi ha criticato la scelta di allearsi nuovamente con la Cdu-csu dovrà «partecipar­e attivament­e al rinnovamen­to della Spd». Si è detta «felice» dell’esito Andrea Nahles, la leader in pectore che riceverà in aprile l’investitur­a e sarà la prima donna della storia in quella carica. Esprime soddisfazi­one via twitter la cancellier­a Merkel, che fa le «congratula­zioni alla Spd per il risultato netto» e saluta la prospettiv­a di «lavorare insieme per il bene del Paese». Merkel sarà probabilme­nte rieletta cancellier­a dal Bundestag il 14 marzo, poi ci sarà la nomina dei ministri.

La Cdu ha già designato i suoi: Peter Altmaier all’economia, Ursula von der Leyen alla Difesa, Jens Spahn alla Sanità, Julia Kloeckner all’agricoltur­a, Anja Karliczek all’istruzione e Ricerca, Helge Braun alla Cancelleri­a. La Csu bavarese ha annunciato per oggi le sue designazio­ni: è dato per certo che sarà Horst Seehofer a guidare il nuovo superminis­tero degli Interni, cui verrà aggiunta l’imprecisat­a competenza dell’heimat. l’identità nazionale.

Più confusa la situazione nel campo socialdemo­cratico. Scholz ieri mattina ha detto che i sei ministri della Spd saranno tre donne e tre uomini. Ma ci vorrà ancora qualche giorno per decidere. L’unico sicuro sembra proprio Olaf Scholz, che con ogni probabilit­à andrà al potente ministero delle Finanze. La designazio­ne più difficile sarà quella degli Esteri, dopo che Martin Schulz è stato costretto a chiamarsi fuori dalla corsa.

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