Trump e la battuta su Xi Jinping: anch’io presidente a vita
Show con la stampa: contatti con la Corea del Nord, vogliamo parlarci. Le frasi su Kushner e Melania
WASHINGTON È l’unica battuta della giornata che non ha fatto ridere gli americani, democratici o repubblicani: «Xi Jinping ora è presidente per la vita. Ed è grandioso. È stato capace di farlo. Forse dovremo fare un tentativo anche noi un giorno». La platea riunita nel resort di Mar-a-lago, finanzieri e donatori del Partito repubblicano, applaude comunque Donald Trump, che ha rotto anche questo tabù: non più di due mandati alla Casa Bianca. Così volle George Washington, che rinunciò al terzo. «Ora si starà rivoltando nella tomba», commenta il deputato democratico Ro Khanna.
Il sabato di Trump è stato davvero insolito. Rientrato a Washington dalla Florida, il presidente ha partecipato alla cena annuale dei giornalisti Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ieri è tornato a Washington, alla Casa Bianca, da Palm Beach (Florida) del Gridiron Club.
Sciolto, spiritoso, autoironico: mai visto così da quando si è insediato. Comincia con un annuncio importante, sulla Corea del Nord: «Ci hanno telefonato un paio di giorni fa, dicono che vogliono parlare. Vorremmo farlo anche noi. Glielo abbiamo detto: dovete denuclearizzare. Lo dico seriamente, spero che sia vero. Ci parleremo, ci incontreremo e vedremo se accadrà qualcosa di buono». Ma Kim Jong-un non era «pazzo»? «Penso che sarà lui che dovrà trattare con “pazzo”», ha scherzato Trump.
Poi si è rilassato, lasciandosi andare proprio davanti ai corrispondenti, dopo una settimana tra le più turbolente. «Ne sono successe di cose? Ma io amo la confusione, il caos. In fondo è divertente. E comunque sono contento di essere venuto qui a rovinarvi di persona la serata. Ecco perché ho accettato il vostro invito». Per la prima volta prende in giro la famiglia. Il genero Jared Kushner, declassato dal capo dello staff John Kelly: «Scusate Jared è arrivato in ritardo perché non riusciva a superare la sicurezza. Ivanka…fai qualcosa!».
La moglie Melania, da ultimo apparsa insofferente nelle uscite pubbliche: «Chi sarà il prossimo a lasciare la Casa Bianca? Steve Miller o Melania? Melania mi ami ancora?». Il vice presidente Mike Pence, che sarebbe chiamato Gli anni complessivi di permanenza consecutiva in carica alla Casa Bianca per un presidente. È il vincolo dei due mandati elettorali a sostituirlo in caso di impedimento. «Si sveglia tutte le mattine e la prima cosa che chiede è: non gli hanno ancora fatto l’impeachment?». Il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, che si è auto escluso dalle indagini sul Russiagate, suscitando l’ira del boss. «Gli volevo dare un passaggio per venire qui, ma Jeff si è auto ricusato». L’ex «stratega» Steven Bannon, sospettato di essere la fonte principale del libro di Michael Wolff «Fuoco e Furia»: «Con l’uscita di Bannon la Cnn ha perso il suo miglior giornalista. Quel ragazzo fa più acqua del Titanic». Chiusura: «Vi ringrazio per la bella serata. La migliore che ho trascorso con i media, a parte naturalmente la notte delle elezioni, quando ho visto le vostre facce dopo il risultato».