Corriere della Sera

L’omicidio di Jan mette in crisi Bratislava

Le inchieste del reporter ucciso aprono la questione della corruzione in Slovacchia. Il presidente Kiska: voto anticipato. Il premier Fico resiste

- DAL NOSTRO INVIATO (nella foto)

In mancanza di colpevoli per il delitto Kuciak, la Slovacchia sta passando da una crisi politica a una istituzion­ale. Presidente e premier si sono beccati a distanza ieri sera in tv. Uno a chiedere le dimissioni, l’altro a rifiutarle.

L’omicidio nella notte tra domenica e lunedì della settimana scorsa del giovane giornalist­a Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina resta un mistero. Il ragazzo aveva in bozza un articolo che legava esponenti del governo slovacco di Robert Fico a presunti elementi della ‘ndrangheta, ma sette italiani sospetti sono stati rilasciati per mancanza di prove. Ora gli inquirenti balbettano di possibili nuove piste, sempre legate all’attività investigat­iva del reporter. Ma è troppo poco. La Slovacchia vuole di più. Le voci sulla corruzione del governo si sono fatte insistenti così che tutto diventa sospetto. L’opposizion­e attacca: perché il direttore nazionale dell’unità anticorruz­ione è stato visto esaminare la scena del delitto? Non è anomalo?

Mária Trošková, una ex reginetta di bellezza entrata come capo-consiglier­e di Stato nel gabinetto del premier si è dimessa perché in relazione con uno degli italiani arrestati. Un giornale di gossip locale ha intervista­to la madre della donna che ha raccontato di una semplice storia d’amore. Persino il premier l’ha difesa. Ma è chiaro che senza colpevoli, il governo resta sotto accusa.

Il presidente della Repubblica Andrej Kiska ha dichiarato in tv che «in un Paese normale» la «soluzione più ovvia» sarebbero le dimissioni dell’esecutivo e nuove elezioni. Kiska ha persino indicato una data: novembre prossimo in coincidenz­a con il voto amministra­tivo. In alternativ­a, dice il presidente, ci vuole un «profondo rimpasto» per recuperare la fiducia nell’autorità pubblica troppo spesso minata da comportame­nti «arroganti e irrispetto­si». Kiska appartiene a un partito europeista uscito sconfitto dalle elezioni del 2016.

Il primo ministro Fico ha avuto gioco facile nel contestarg­li l’iniziativa pochi minuti dopo sempre davanti alle telecamere. «Non spetta al capo dello Stato sciogliere il governo né imporre rimpasti. Kiska sta lavorando per l’opposizion­e mentre dovrebbe restare super partes».

Per Fico non esistono prove La vicenda ● Per l’omicidio sono stati prima arrestati e poi rilasciati 7 italiani, tra cui l’imprendito­re calabrese Antonino Vadalà, al centro di un’inchiesta del reporter sui legami tra la ‘ndrangheta e politici slovacchi

● Quattro dimissioni nello staff del governo, ieri è intervenut­o il premier Robert Fico che colleghino membri del suo esecutivo al delitto, che sono solo speculazio­ni di «nemici della Slovacchia» per indebolire il Paese. Quando a Bratislava si parla di «nemici», di solito si pensa alle teorie cospirativ­e: la prima capitalist­ica con in testa il finanziere Soros, la seconda autoritari­a di ispirazion­e pro russa.

 ??  ?? Veglia Candele vicino alla foto del giornalist­a Jan Kuciak con la fidanzata Martina Kusnirova, a una veglia fuori dall’ambasciata slovacca a Berlino (Ansa)
Veglia Candele vicino alla foto del giornalist­a Jan Kuciak con la fidanzata Martina Kusnirova, a una veglia fuori dall’ambasciata slovacca a Berlino (Ansa)
 ??  ?? ● Il 26 febbraio sono stati uccisi a Velka Macva, in Slovacchia, il reporter Jan Kuciak, 27anni, e la sua compagna, Martina Kusnirova
● Il 26 febbraio sono stati uccisi a Velka Macva, in Slovacchia, il reporter Jan Kuciak, 27anni, e la sua compagna, Martina Kusnirova

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy