Il rinvio del campionato La tragedia di Astori, il dolore dei suoi colleghi Ecco perché Malagò ha fermato la serie A «Stop doveroso, lo sport ha ideali»
Quattro partite si giocheranno il 14, il problema è Milan-inter
ROMA «Era doveroso fermare il calcio, perché io immagino e voglio uno sport ricco di valori come il rispetto, la condivisione delle emozioni, gli ideali». Giovanni Malagò, presidente del Coni e commissario straordinario della Lega, racconta una domenica straziante, da quando è stato informato dell’improvvisa scomparsa di Astori fino alla decisione di rinviare tutta la giornata di serie A e B. Ed emergono dettagli di storie personali e legami umani. «Il Cagliari doveva giocare a Genova a mezzogiorno e mezzo, ma Davide era stato capitano della squadra sarda e là aveva tanti amici, compreso l’allenatore Lopez. Mi ha chiamato il presidente Giulini: i ragazzi sono sconvolti, non ce la fanno. Il Genoa ha detto subito sì al rinvio».
Ha sospeso tutte le partite, gli è rimasto un unico dubbio: il derby. Poteva nascere un problema di ordine pubblico. «Erano attesi 75-80 mila spettatori, ho contattato il ministro Minniti e il capo della Polizia, mi hanno dato il via libera. I dirigenti dell’inter mi dicevano che Borja Valero e Vecino non sarebbero stati in grado di giocare: Davide è stato per anni un loro compagno a Firenze».
Inevitabilmente si è cominciato a pensare alle possibili soluzioni per recuperare le sette partite rinviate. Il calendario è intasato, non è facile trovare date libere in particolare per alcune squadre (Juve e Milan hanno anche l’europa e la finale di Coppa Italia). Qualche presidente ha proposto di far slittare il campionato di una giornata, chiudendolo il 27 maggio anziché il 20: ipotesi irrealizzabile, la Fifa non consente che i tornei nazionali vadano oltre quella data. Come risolvere la questione?
Nella riunione di oggi in Lega verranno prese le prime decisioni (ma non tutte). È quasi
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certo che quattro partite vengano recuperate il 14 marzo, quando è già in programma Juve-atalanta rinviata per neve la settimana scorsa: Genoacagliari, Benevento-verona, Chievo-sassuolo e Udinesefiorentina. Rimane un dubbio per Torino-crotone, proprio perché nel capoluogo piemontese quel giorno gioca anche la Juve: pare sia possibile che i due incontri vengano disputati in orari differenti, oppure che la gara dei granata venga anticipata a martedì 13. Per Atalanta-sampdoria si arriverà a inizio aprile, dopo la sosta per le Nazionali, ma non si andrà oltre.
Resta il derby. Escluse tutte le date infrasettimanali di marzo (due sono occupate da Milan-arsenal e due dalle Nazionali), da aprile in poi diventa decisiva la qualificazione o meno dei rossoneri e della Ju- ve in Europa. In caso di eliminazione di entrambe, il problema sarebbe risolto. In particolare viene presa in considerazione l’ipotesi del 9 maggio per il derby, con slittamento della finale di Coppa Italia a venerdì 25, il giorno precedente la finale di Champions, sempre che non ci sia la Juve (la Lega ha già chiesto alla Fifa la deroga per giocare quella sola partita oltre la data-limite del 20, ottenendola).
La situazione diventerebbe però incredibilmente complicata se sia Juve che Milan dovessero arrivare nelle rispettive finali europee. A quel punto non ci sarebbero date né ad aprile (c’è anche un turno infrasettimanale di A, il 18), né a maggio. Unica soluzione: giocare il derby addirittura a campionato concluso. Chiedendo una deroga alla Fifa, ovvio.
Mi ha chiamato il presidente del Cagliari Giulini per dirmi che i ragazzi erano sconvolti, il Genoa ha detto subito sì al rinvio