Corriere della Sera

Un Mondiale per far saltare il banco

Da Lewandowsk­i che sogna la Champions ad Alisson: in campo per la gloria e per il conto in banca

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Il Mondiale è un’occasione anni, le occasioni diminuisco­no. 1 2 3 finale, se l’è presa con tutti i ha cacciato il c.t. Muslin, per tutti. Russia 2018, che inizia Così il polacco sta facendo sudamerica­ni del Psg, da Neymar che aveva qualificat­o la squadra tra 100 giorni, non fa eccezione. di tutto per farsi cacciare, in giù, e con le scelte dalla al Mondiale ma non lo faceva Chi lo ha mancato (Buffon, comprese le litigate con i panchina di Emery. giocare. Il nuovo, Krstajic, Pjanic, Bonucci, Hamsik, compagni: l’ultima con Hummels. A Parigi si trova bene, ma gli dà sempre la prima Alaba, Manolas, Vidal, Bale, Secondo quanto riporta vuole triplicare come minimo maglia da titolare. In Inghilterr­a Aubameyang, Alexis Sanchez, la Bild, i due giocavano nella il contratto (scadenza 2019) dicono che il laziale è Dzeko, Mahrez...) terrà spenta stessa squadra in una partitella perché si sente un top player. meglio di Pogba e Lotito ha la tv per non rigirare il coltello quando è scoppiato un alterco In caso contrario ha già detto preso nota. Il presidente della nella piaga. per un gol subito. Lewa che non rinnoverà. Il tempo è Lazio ha detto di aver già rifiutato

Tra tanti partecipan­ti ce ne si stava tranquilla­mente allacciand­o dalla sua parte. A 22 anni si un’offerta da 70 milioni. sono alcuni che sperano di gli scarpini. può giocare a poker. Per lui si parte dal doppio. Se

3 trasformar­e Russia 2018 nel Sullo sfondo c’è il Real Madrid. Alisson, l’emergente È il Sergej farà un grande Mondiale trampolino della carriera e Il contratto di Lewandowsk­i miglior portiere del mondo, qualcuno busserà con del conto in banca. scade nel 2021, il prezzo assieme a De Gea (Man l’assegno. Magari proprio lo 1 2

Robert Lewandowsk­i, l’inquieto non è meno di 150 milioni. United) e Ter Stegen (Barcellona). United o il Barça che deve rifare Il centravant­i della Adrien Rabiot, l’ambizioso 4 1 Robert 5 La differenza con gli altri il centrocamp­o.

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Polonia (29 anni, 91 presenze È diventato titolare a Lewandowsk­i, 29 anni, due club è che la Roma, se Ndidi, la sorpresa Ha preso in nazionale e 51 gol, capocannon­iere centrocamp­o nel Psg, ha costretto centravant­i del Bayern serve, vende. Sogna di vincere l’eredità di Kantè al Leicester delle qualificaz­ioni Verratti a fare la mezzala, 2 Adrien Rabiot, 22 il Mondiale con la Seleçao e ed è diventato un punto con 16 centri) si sente in una ha guadagnato posizioni anni, centrocamp­ista poi «si vedrà». Vale almeno 70 fisso anche della Nigeria. gabbia dorata: quella del nella Nazionale francese ed è del Psg milioni. Per età e fisicità è perfetto Centrocamp­ista di lotta e di Bayern Monaco. Vince la Bundesliga telecomand­ato da una madreprocu­ratrice 3 Alisson, 25 anni, per tutti i tornei. Piace a governo, con enormi margini a dicembre: è come che ha la tempra portiere della Roma Real e alle big di Premier League di migliorame­nto. Le Foxes lo picchiare un bambino. Ha segnato di un generale prussiano. 4 Sergej Milinkovic­savic, (Liverpool in prima fila, il hanno pagato 17 milioni dal - 1 0 0 97 gol in 119 presenze in Adrien non ha pa ura di 23 anni, Chelsea se dovesse cedere Racing Genk e il suo valore è campionato. In questa stagione nessuno. Ha ammutolito il centrocamp­ista della Courtois). quanto meno triplicato. Una

4 siamo a 20 in 23 presenze. Bernabeu con un gol nell’andata Lazio Milinkovic-savic, il Superman cifra che lo rende già impossibil­e

La Champions, invece, resta degli ottavi di Champions 5 Wilfred Ndidi, 21 È l’altro pezzo per la nostra serie A. un sogno che non diventa e poi, dopo la sconfitta anni, centrocamp­ista pregiato che la serie A mette Luca Valdiserri mai realtà e, alla soglia dei 30 per 3-1, subendo due gol nel del Leicester in mostra al Mondiale. La Serbia

© RIPRODUZIO­NE RISERVATA Il personaggi­o quello sì. Il resto è pallone: è il Mondiale in cui Messi deve vincere se vuole dimostrare di essere davvero più Count down forte di Maradona. La Russia? Il Mondiale Temo non sarà protagonis­ta, di Russia inizia perché il suo calcio vive una tra 100 giorni, crisi profonda: ci sono troppi Il calcio italiano non va in il 14 giugno con il soldi che girano e vengono Russia a giocarsi il Mondiale, match inaugurale gestiti male. La formazione ma i calciatori russi sono venuti a Mosca tra dei giovani talenti è stata abbandonat­a, in Italia, quando c’erano Russia e Arabia proprio come in ancora l’unione Sovietica e il Saudita. Finale Italia. Venire in Occidente in Muro di Berlino: il primo fu sempre a Mosca cerca di fortuna conviene un ucraino riccioluto e introverso, il 15 luglio sempre meno, perché nel Sasha Zavarov, il secondo campionato russo si guadagna un bielorusso coi baffi, molto bene. Poi è vero che Sergei Aleinikov. Tutti e due pochi hanno sfondato davvero alla Juve, senza troppa fortuna, all’estero. I migliori mi sono nonostante la vittoria della sembrati Shalimov e Kolivanov. Coppa Uefa e della Coppa Spesso è stata colpa

Dalla Russia col pallone d

Italia nel 1990. «Ma senza rimpianti del carattere, ma anche della — dice Aleinikov, centrocamp­ista qualità». difensivo schierato Se c’è qualcosa di profondame­nte spesso come centrale —. Voi che radicato nel cosmopolit­a

«È un grande Paese

Anche se avevo firmato un cosa avete Aleinikov («Non mi sento triennale con una clausola italiano, ma cittadino del

dimostrato della quale non ero a conoscenza: mondo») è il senso del calcio potevano vendermi con Italia come collettivo. A Lecce, dove

Cosa deve dimostrare?» dopo il primo anno con un indennizzo. 90? Basta ha giocato anche con un giovanissi­mo Mi mandarono a solo farci Antonio Conte Lecce. E oggi sono ancora qui, conoscere. («Diciamo la verità: è lui che insegno nella scuola calcio ha giocato con me…»), però

Anche aperta da Raimondo Marino, una volta disse di no al suo allenatore

Aleinikov: «L’unico ad avere obblighi sarà Messi...» che è stato compagno di Maradona se il nostro Boniek. E un po’ fece nel Napoli. Sperimento calcio notizia: «Mi voleva portare a da vicino i problemi del è in crisi Messa, con tutta la squadra. pallone italiano: strappare i Non sono religioso, ho dovuto ragazzini alla sedentarie­tà e ai destro, sinistro, testa, fisico, Non è così facile parlare stato meglio rimanere all’interno litigare per non andarci. Il

d videogioch­i è sempre più difficile Pioniere dribbling. Aveva tutto. della Russia che aspetta il di una federazion­e, come collettivo come retaggio sovietico? e dal punto di vista coordinati­vo Ed è pure una brava persona. Mondiale, perché «anche se gli Stati Uniti. Ma la politica Forse sì, ma dovrebbe gli effetti sono evidenti. Quando arrivai in A c’erano quasi nessuno qui in Italia sa ha seguito altre logiche. E essere così dappertutt­o. Invece Il calcio oggi non è più campioni come lui, Gullit, la differenza» Aleinikov è bielorusso. non mi piace troppo parlarne». Leo sia oggi prima ci sono lo show qualcosa di naturale: questo è Maradona. C’era l’avvocato E tra passato e presente finalmente e il business e solo dopo viene il problema principale per Agnelli che mi raccontava della le differenze sono ferite L’orgoglio e il senso di appartenen­za il pallone. Se si riesce a invertire

all’altezza di uscire dalla crisi, in Italia come sua prigionia in Russia e del ancora aperte: «Quando cadde hanno comunque questa gerarchia, allora in Russia, dove la situazione freddo che pativa. Un po’ di il Muro di Berlino ero alla resistito al tempo e alle divisioni: Maradona. c’è ancora speranza. Nelle non è migliore». mondo lo avevo già visto, ma Juventus e non provai nulla di «Chi l’ha detto che la Quanti scuole calcio bisogna pensare

Aleinikov arrivò in Italia ● Sergey la cosa che mi impression­ò di strano, lo considerav­o un fatto Russia come Paese deve dimostrare ricordi alla alla tecnica, ma anche all’educazione nell’estate 1989. L’anno prima Aleinikov, più fu il profession­ismo del tedesco. Quando invece si qualcosa con il Juve. Ho non sportiva. Per questo era lui a marcare Van Basten 57 anni, ex vostro calcio: io non avevo sciolse l’unione Sovietica nel Mondiale in casa? Mi spiegate noi istruttori dobbiamo

giocato con nella finale dell’europeo a Dinamo Minsk, mai preso in mano un contratto. 1991 mi trovavo già a Lecce e fu — incalza Sergei — cosa ha sapere anche essere severi: Monaco di Baviera, quella del Juve e Lecce. Però nella Dinamo tutto diverso. Ero molto perplesso dimostrato l’italia organizzan­do Conte? Lui pochissimi diventano campioni, celeberrim­o gol dell’olandese: Per lui 73 Minsk facevano doppi allenament­i e preoccupat­o per il futuro: il torneo nel 1990? Quel ha giocato ma tutti dovrebbero diventare «Ma che abbia avuto anche presenze con tutti i giorni. Ed erano non fu facile e soprattutt­o che conta è far conoscere ai con me... uomini forti caratteria­lmente un po’ di fortuna lo ha detto l’urss, vice duri, perché noi siamo un popolo non fu affatto bello trovarsi visitatori un grande Paese, e rispettosi». lui. Io dico invece che Marco è campione duro. Alla Juve non accadeva come avversari dopo essere che resta poco conosciuto al Paolo Tomaselli stato il più completo di sempre: d’europa ‘88 quasi mai». cresciuti assieme. Sarebbe di là di Mosca e San Pietroburg­o,

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