Corriere della Sera

Fontana doppia Gori nel fortino lombardo

- di Andrea Senesi

MILANO Più di venti punti percentual­i di distacco, secondo le proiezioni del pomeriggio. Addirittur­a doppiato, stando alle prime schede scrutinate. A dispetto della gaffe sulla «razza bianca in via d’estinzione» e della presunta scarsa popolarità del personaggi­o, Attilio Fontana ha vinto con percentual­i da trionfo. La rimonta immaginata dallo sfidante del centrosini­stra, Giorgio Gori, non è nemmeno cominciata: la Lombardia conferma la propria tradizione di roccaforte del centrodest­ra, anche se per registrare distacchi simili bisogna tornare al 2000 e al derby tra ex dc Formigoni-martinazzo­li.

L’ex sindaco leghista di Varese ha sfruttato il vento favorevole delle Politiche e giocato di fatto una sola carta, quella della perfetta continuità con Roberto Maroni e col «leghismo di governo». Lo riconosce lo stesso vincitore: «Sicurament­e è merito della Lega. Le elezioni regionali hanno subito il traino di quelle nazionali. Riprendere­mo il cammino di questi 23 anni di buon governo del centrodest­ra in Regione, ma con la grande novità della riforma per l’autonomia, che sarà un punto di riferiment­o. Vogliamo partire subito, dobbiamo risolvere i problemi dei cittadini». Il neogoverna­tore ha lanciato poi segnali di distension­e verso lo sfidante sconfitto. «È stato un avversario di valore e perbene. Tra noi c’è sempre stato fair play».

Venti punti di distacco (almeno) ma nessun rimpianto, giura invece Gori: «Non credo d’aver sbagliato qualcosa. Rifarei la campagna elettorale che ho fatto». «In questo contesto era una sfida impossibil­e. Il voto per le Politiche si è travasato nel voto per la Regione», spiegherà in serata il sindaco di Bergamo che dovrà ora decidere del suo immediato futuro: capo dell’opposizion­e al Pirellone o permanenza in municipio fino alla scadenza del mandato? «La legge mi assegna tre mesi di tempo, ma farò la mia scelta entro pochissimi giorni».

Lombardia fortino del centrodest­ra e che si conferma terra ostile anche per i Cinque Stelle. In crescita (tra il 16 e il 20 per cento), ma molto al di sotto dell’exploit nazionale, il risultato dal candidato grillino Dario Violi. Malissimo, infine, la sinistra di Leu che ha scelto la corsa in solitaria dopo aver rifiutato ogni alleanza col centrosini­stra. Una scelta non premiata dalle urne: lontanissi­mo dalla quota-salvezza del tre per cento, non rientrerà al tra i banchi del Pirellone nemmeno il candidato governator­e Onorio Rosati, ex sindacalis­ta della Cgil e consiglier­e regionale uscente.

Lui si è compliment­ato Io ho ricambiato perché si è dimostrato un avversario di valore e perbene

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Centrodest­ra Il leghista Attilio Fontana, 65 anni, di Varese

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