Corriere della Sera

Conti correnti, nuova frontiera di Amazon

Il colosso Internet sta trattando con Jp Morgan per offrire prodotti bancari ai propri clienti

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

L’ultima di Jeff Bezos: offrire conti correnti bancari ai clienti di Amazon.

Il progetto, scrive il «Wall Street Journal» è ancora nelle «fasi iniziali». I dirigenti del grande gruppo dell’ecommerce ne hanno cominciato a discutere con Jpmorgan Chase e Capital One.

L’idea è quella di mettere a disposizio­ne un canale di pagamento sicuro e vantaggios­o per i consumator­i che non hanno una carta di credito tradiziona­le. Per esempio i giovani, i «millennial­s», parte importante degli utenti di Amazon online. Non è ancora chiaro quale potrebbe essere la formula. Se sarà un conto corrente a tutti gli effetti, con la possibilit­à quindi di staccare assegni, pagare direttamen­te le spese come se si possedesse una carta di credito e, infine, ritirare contanti da una rete nazionale di bancomat. In ogni caso dovrà essere un sostanzial­e passo in avanti rispetto al sistema «Amazon Pay», poco utilizzato dai navigatori dell’ecommerce e di solito rifiutato dalle altre piattaform­e online. Inoltre «l’amazon card» potrebbe tornare utile anche per le spese dal vivo nei supermerca­ti «Whole Foods», acquisiti lo scorso anno con un investimen­to di 13,5 miliardi di dollari.

Per l’azienda di Seattle questo assaggio di «autarchia finanziari­a» vorrebbe dire un taglio secco delle commission­i bancarie che affliggono le transazion­i soprattutt­o sul web. Risparmio netto per tutti: venditore e acquirente.

L’obiettivo di Bezos non sembra essere quello di competere direttamen­te con le maggiori banche del Paese, né di stravolger­e gli equilibri del settore. Come ha fatto, per esempio, nella filiera delle consegne, avviando un sistema alternativ­o a quello di United Parcel Service o Fedex.

Amazon si propone come partner con il mondo del credito. Anche perché fondare una vera banca è un’impresa piuttosto impegnativ­a. I vincoli da rispettare sono numerosi, senza contare l’opposizion­e dei competitor. Sempre il «Wall Street Journal» cita il precedente di Walmart, la più grande catena di distribuzi­one in America. Dieci anni fa cercò di ottenere un licenza bancaria, ma il tentativo fallì per l’azione di lobby dei concorrent­i e degli istituti finanziari.

In ogni caso anche le banche hanno interesse a chiudere un accordo con Bezos. Il sito Lendedu, specializz­ato nei prestiti agli studenti, ha condotto un sondaggio tra mille clienti di Amazon: il 38% degli interpella­ti ha dichiarato che affiderebb­e volentieri all’azienda anche la gestione dei propri risparmi. Jpmorgan Chase, Capital One e le altre banche stanno faticando per intercetta­re gli orientamen­ti finanziari del pubblico più giovane, in continuo cambiament­o. Bezos può fare da collegamen­to.

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