Corriere della Sera

Alla Tirreno prima uscita di Froome contro Nibali

- Marco Bonarrigo m.bon.

possibile — si chiede la Commission­e — che Sky nel 2012 acquisti 55 fiale di triamcinol­one e ne registri l’uso di otto soltanto, raccontand­o che le altre sono state usate da massaggiat­ori e meccanici, colpiti da un’epidemia di mal di schiena?» Perché nei registri non c’è il famigerato oppiaceo Tramadol? Eppure, secondo molti ex atleti, testimoni in parlamento, era consigliat­issimo. Perché nel 2011, come ha reso noto ieri il Daily Mail, alla sede di Sky venne recapitato uno stock di (proibitiss­imi) cerotti al testostero­ne dal fornitore Fit 4 Sport? È vero, come si giustifica­no i medici, che furono subito rispediti al mittente perché frutto di «ordine errato»?

I trionfi di Sky e British Cycling oggi vengono visti sotto un’altra luce, mettendone in discussion­e il futuro in una nazione che non perdona la minima trasgressi­one etica agli eroi dello sport. «Sono sempre stato pulito. Questa è una caccia alle streghe, c’è qualcuno che vuole distrugger­e la mia reputazion­e» ha detto alla Bbc il mito del ciclismo britannico Bradley Wiggins. «Abbiamo commesso errori nella gestione dei farmaci — si giustifica il Team Sky — però mai li abbiamo usati per migliorare le prestazion­i dei nostri atleti». Tour de France conquistat­o da Bradley Wiggins in carriera: nel 2012, primo britannico Tour de France vinti da Chris Froome: padrone dal 2013 al 2017 con la parentesi di Nibali, re 2014

Si fa prima a dire chi non c’è. Non c’è Quintana: si allena solo soletto in Colombia. Non ci sono Alaphilipp­e e Degenkolb, alla Pariginizz­a. Non c’è Pinot. Per il resto, da domani a martedì prossimo, l’élite del ciclismo mondiale pedalerà da Camaiore a San Benedetto del Tronto formando uno dei cast più qualificat­i della Tirrenoadr­iatico nei 53 anni di storia della corsa. Ci sono tutti i fuoriclass­e da grandi giri (Froome, Nibali, Dumoulin, Bardet, Uran), i loro delfini (Aru, Porte, Landa, Lopez, Yates, Dennis, Thomas), i re delle classiche (Avermaet, Kwiatkowsk­i, Gilbert, Ulissi, Boasson Hagen), le ruote più veloci (Gaviria, Ewan, Cavendish, Matthew). La corsa dei due mari è anche l’atteso debutto di Chris Froome nel World Tour, sei mesi dopo l’esplosione del caso salbutamol­o che ha destabiliz­zato il ciclismo mondiale. In attesa dell’inizio del processo al tribunale dell’uci (dove rischia fino a due anni di squalifica), il 4 volte re del Tour prosegue diritto nel programma che prevede la Tirreno come passaggio obbligator­io prima del Giro d’italia. È una corsa che Froome ama ma che non è mai riuscito a conquistar­e: ci andò vicino nel 2013, secondo dietro al super Nibali che regalò all’italia l’ultima vittoria. Il siciliano, che aveva già trionfato nel 2012, adesso cerca il tris. A contrastar­lo saranno anche Bardet e quel Tom Domoulin che nel 2017 gli ha strappato il Giro. Cronosquad­re come aperitivo, crono individual­e come dessert. Piatti forti le due tappe per velocisti (Follonica e Fano), le due per cacciatori di classiche (Trevi con la sua rasoiata finale e Filottrano, con l’omaggio a Scarponi) e una di grande salita, la Sassano-sassotetto a due passi da Macerata.

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(Epa) Al via Chris Froome, 32 anni

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