L’espulso Buccarella: dimettermi? No, dal Misto sosterrò M5S
Èstato per un frangente della scorsa legislatura il capogruppo del M5S a Palazzo Madama. Ma oggi Maurizio Buccarella, senatore uscente e avvocato di origine leccese, si ritrova nella scomoda posizione di essere stato rieletto, ma il movimento lo ha espulso per l’affaire rimborsi.
Buccarella, adesso cosa farà? Si dimetterà o diventerà un «responsabile»?
«Ho già firmato due settimane fa una dichiarazione di rinuncia alla proclamazione e all’elezione che Di Maio richiedeva a fronte dell’intenzione di fare causa per danno all’immagine del M5S e l’ho consegnata alla referente territoriale che l’ha depositata all’ufficio elettorale della Corte di Appello di Bari la quale, evidentemente non l’ha ritenuta giuridicamente applicabile».
Come si comporterà il 23 di marzo quando si riuniranno le Camere?
«Adesso entro in Senato e non voglio iscrivermi in gruppi diversi dal movimento Cinquestelle e pertanto verrò assegnato al gruppo misto. La mia intenzione è di continuare il lavoro fin qui fatto in Parlamento e sostenere l’azione politica del M5S».
Sta dicendo che non si dimetterà?
«Le mie eventuali dimissioni non avrebbero senso poiché nella mia circoscrizione non ci sarebbero sostituti che potrebbero subentrare al mio posto perché già tutti eletti nel listino proporzionale».
Se il centrodestra le chiedesse un sostegno come si comporterebbe?
«Le ripeto, entro con questo approccio. Sosterrò l’azione politica del Movimento».
Quindi se il Movimento non riuscisse a formare un governo si dovrebbe tornare alle urne?
«Prima di tornare al voto occorrerebbe cambiare la legge elettorale».