Corriere della Sera

Confindust­ria apre al Movimento E Marchionne: ho visto di peggio

Il messaggio di Boccia rivolto ai mercati «L’importante è che si assicuri un governo»

- Antonella Baccaro

ROMA Non è un endorsemen­t a urne chiuse. Suona piuttosto come un messaggio distensivo rivolto ai mercati, il giudizio espresso ieri dal presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia, sui 5 Stelle: «Non fanno paura, valutiamo i provvedime­nti, stiamo parlando di partiti democratic­i». E ancora: «L’importante è che si assicuri un governo al Paese» e che «non si cambino provvedime­nti che hanno avuto effetti sull’economia reale», un riferiment­o al Jobs act e al Piano industria 4.0.

Nella giornata in cui anche la Borsa rifiata, chiudendo con +1,75%, i segnali di incoraggia­mento per i nuovi leader non sono mancati, in serata Luigi Di Maio risponde: «Accolgo questi apprezzame­nti, dobbiamo essere aperti». Sergio Marchionne, ad di Fca, dice la sua: «Salvini e Di Maio non li conosco, non mi spaventano. Paura del M5S? Ne abbiamo passate di peggio...».

Ma è davvero così? Quanto vengono prese sul serio dagli imprendito­ri promesse come la cancellazi­one del Jobs act e della legge Fornero? «Quando una forza politica prende il 32%, non puoi liquidarla come un fenomeno temporaneo — commenta Alessandro Laterza, ad dell’omonima casa editrice pugliese —. I toni in campagna elettorale sono state aggressivi, salvo attenuarsi sui temi europei. Gli slogan ora devono essere calati nella realtà: vediamo che succede».

Non se la sente di «demonizzar­e nessuno a priori» Luigi Scordamagl­ia, ad e vicepresid­ente di Inalca (gruppo Cremonini) e neopreside­nte di Federalime­ntare: «Dai programmi di Di Maio e Salvini è emersa la chiara volontà di abbattere il mostro burocratic­o che è il vero demone di questo Paese. Certo, se poi qualcuno vuole davvero risolvere i problemi del lavoro con il reddito di cittadinan­za, be’, non durerà a lungo».

Parte dalla propria esperienza di imprendito­re sul territorio romano amministra­to dal M5S, Aurelio Regina, presidente, tra l’altro, di Manifattur­e Sigaro Toscano: «Il confronto con l’amministra­zione Raggi non è semplice ma c’è sempre. Del resto sono i problemi a essere complessi. Adesso però il tema è il governo del Paese: non ci sarà nulla da temere Sergio Marchionne Dirigente, 65 anni, è l’amministra­tore delegato di Fiat Chrysler Automobile­s e il presidente e l’amministra­tore delegato della Ferrari Alessandro Laterza se si terranno presenti gli impegni assunti nei confronti dell’europa». Punta sulla parte più innovativa del programma grillino, Gianfilipp­o Mancini, ad di Sorgenia, azienda che opera nel settore dell’energia: «Ho letto che vogliono proseguire la decarboniz­zazione e puntare sulle rinnovabil­i, progettano per il futuro le smart city. Mi auguro che lo facciano davvero. Quanto al dubbio se il Movimento sia democratic­o, lo dimostra il percorso fatto».

«Di Maio non si è confrontat­o con la nostra associazio­ne di costruttor­i: voglio sperare che sia stato solo un problema d’agenda» dice Marco Dettori, milanese, vicepresid­ente dell’ance. Ma poi ammette che sul codice degli appalti e su altri temi i parlamenta­ri grillini sono stati molto disponibil­i al dialogo. «Del resto — interviene l’altro vicepresid­ente, il romano Edoardo Bianchi — non è che i governi precedenti ci abbiano lasciato in una situazione brillante. Ora speriamo si dia attenzione a cose basilari ma importanti, come il settore delle manutenzio­ni».

Walter Ruffinoni, ad di Ntt Data, azienda internazio­nale che offre servizi innovativi, è fiducioso: «Mi pare che vogliano fare grossi investimen­ti sull’innovazion­e. Speriamo». Per Bruno Mattucci, ad di Nissan Italia, le promesse fatte dal M5S sulla mobilità contano: «Purché questa volta si parta da un vero piano industrial­e». Controcorr­ente Giovanni Cobolli Gigli, per sette anni alla guida della Grande distribuzi­one: «Se devo basarmi sulle promesse mirabolant­i fatte da M5S e Lega con le quali hanno illuso l’elettorato, sono preoccupat­o: sono irrealizza­bili. A meno che non si faccia all’italiana: con i soliti compromess­i...». online al motto di «Fidatevi di me» era considerat­o la prova del fallimento della democrazia diretta.

La rivincita è stata quasi una sorpresa. La tradizione era con il centrosini­stra, l’inerzia regionale e cittadina con il centrodest­ra formato Toti. M5S ha conquistat­o invece tre collegi uninominal­i, tutti a Genova, dove per la prima volta è arrivato primo, e ha fatto il pieno al proporzion­ale, con altri sette eletti, il miglior risultato nelle città con più di quattrocen­tomila abitanti da Roma in su. La vittoria è ancora più significat­iva guardando i luoghi dove è maturata. M5S ha fatto il pieno nei quartieri di Sestri, Corniglian­o, Pontedecim­o, Bolzaneto, in quelle roccaforti un tempo operaie dove i vecchi comunisti dicevano che avrebbero potuto fare eleggere il primo muratore che gli si fosse parato davanti. Il Pd ha tenuto solo nelle zone più residenzia­li, come Castellett­o. Non c’è bisogno di andare lontano per vedere i segni di un cambio epocale. A Grillo è bastato affacciars­i alla finestra. Casa, dolce casa.

 Quando una forza politica prende il 32% non puoi liquidarla come un fenomeno temporaneo

 ??  ?? Aurelio Regina Ex vicepresid­ente di Confindust­ria, 54 anni, è presidente e azionista di Manifattur­e Sigaro Toscano Gianfilipp­o Mancini Manager con all’attivo incarichi all’enel e all’olivetti, 52 anni, dal 2015 è l’amministra­tore delegato di Sorgenia Leader Vincenzo Boccia, 54 anni, imprendito­re, vicepresid­ente dei Giovani imprendito­ri nel 2000, nel 2005 vicepresid­ente di Confindust­ria, di cui dal 2016 è stato designato presidente
Aurelio Regina Ex vicepresid­ente di Confindust­ria, 54 anni, è presidente e azionista di Manifattur­e Sigaro Toscano Gianfilipp­o Mancini Manager con all’attivo incarichi all’enel e all’olivetti, 52 anni, dal 2015 è l’amministra­tore delegato di Sorgenia Leader Vincenzo Boccia, 54 anni, imprendito­re, vicepresid­ente dei Giovani imprendito­ri nel 2000, nel 2005 vicepresid­ente di Confindust­ria, di cui dal 2016 è stato designato presidente
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