Corriere della Sera

Per Macron nessun allarme Ma va avanti con Berlino

L’entourage del presidente: in Italia smorzati i toni anti Bruxelles

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Stefano Montefiori

Fonti dell’eliseo suggerisco­no che non c’è allarme perché, in attesa che la situazione politica italiana si chiarisca, gli affari correnti vengono comunque gestiti dal governo di Paolo Gentiloni, con il quale il presidente Emmanuel Macron ha un rapporto anche personale ottimo.

Poi si fa notare che Lega e Movimento Cinque Stelle hanno smorzato i toni antieurope­i durante la campagna elettorale, un’uscita dall’euro non è tra le proposte all’ordine del giorno. Infine le capacità diplomatic­he di Macron sono notevoli: Donald Trump ha fatto uscire gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima, eppure Macron ha una relazione privilegia­ta anche con lui. Figurarsi se il presidente francese non riuscirà a dialogare in modo costruttiv­o con il prossimo governo italiano, qualunque esso sia. Eppure, al di là di una cautela comprensib­ile e anche dovuta, accanto alla «prudenza» evocata da Macron nella sua prima reazione dopo il voto, è innegabile che il risultato elettorale in Italia rappresent­i un problema per la Francia. Il rilancio dell’unione europea, così come Macron l’ha tracciato nel solenne discorso della Sorbona nel settembre scorso, si complica e non poco.

A gennaio, quando Macron e Gentiloni si incontraro­no a Roma per dare il via ai lavori per un Trattato del Quirinale, il presidente francese si spinse fino a pronunciar­e un chiaro e anche irrituale endorsemen­t a favore del presidente del Consiglio: «L’italia entra in un periodo elettorale, vorrei sottolinea­re quanto sono stato contento di lavorare con il premier Gentiloni — disse Macron —. Spetterà al popolo italiano decidere ma consentite­mi di dire che l’europa ha avuto molta fortuna ad avere Paolo Gentiloni. Mi auguro che potremo continuare il lavoro che abbiamo cominciato». È probabile che questo non accadrà, e allora all’eliseo si sottolinea che il progetto europeo va avanti grazie alla stabilità della coppia francotede­sca, appena rafforzata dalla decisione degli iscritti Spd di dare il via libera a un governo di coalizione con la Cdu di Angela Merkel. La speranza insomma è che l’italia almeno non sia di ostacolo alla creazione di un bilancio della zona euro e la nomina di un super-ministro delle Finanze. Ma certo ci si prepara all’eventualit­à che Roma non sia più un motore del processo di integrazio­ne.

Christophe Castaner, alla guida dei parlamenta­ri del movimento di Macron (Lrem), lo dice apertament­e: «La vittoria dei populisti in Italia rappresent­a un indebolime­nto del Sud dell’europa e quindi di tutta l’europa. E la Francia non esce mai rafforzata da un indebolime­nto dell’europa, perché abbiamo bisogno di partner forti».

L’idea di Macron era di cambiare l’europa a colpi di relazioni privilegia­te, quella con la Germania istituzion­alizzata dal Trattato dell’eliseo di 55 anni fa, e quella «complement­are» con l’italia, da sancire con un Trattato del Quirinale che però è ancora tutto da scrivere.

 ??  ?? Presidente Emmanuel Macron, 40 anni (a sinistra, sotto l’ombrello), è un funzionari­o e politico francese, presidente della Repubblica francese a partire dal 2017
Presidente Emmanuel Macron, 40 anni (a sinistra, sotto l’ombrello), è un funzionari­o e politico francese, presidente della Repubblica francese a partire dal 2017

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