Tutti i partiti insieme L’extrema ratio del Colle
Mattarella detesta che i mass media gli attribuiscano emozioni di qualsiasi segno, perché «i sentimenti non sono un fatto pubblico». Così, è inutile chiedergli come viva gli attacchi di Matteo Renzi sull’«errore» di non essere andati a votare prima (colpa sua, appunto, oltre che di Gentiloni, testardamente concentrato a governare). L’unica risposta che si raccoglierebbe è un gelido silenzio, in ogni caso di per sé eloquente. Allo stesso modo è vano interrogare chiunque, al Quirinale, sull’ipotesi che stia nascendo un partito del presidente, tra i democratici, per agevolare un accordo tra Pd e 5 Stelle. «È un’ipotesi irreale», ti senti replicare, e su questo, conoscendo la refrattarietà alle manovre del capo dello Stato e il suo impegno a mantenere un ruolo da arbitro, non c’è da dubitare. Così, a più di venti giorni dall’inizio del gran consulto sul Colle, lo scenario resta sempre identico: Mattarella aspetta che siano i partiti ad avviare dialoghi e trattative, costituendo una maggioranza — che ora non c’è — tale da permettergli di dare un incarico di governo. E, mentre si almanacca sulle formule politiche, non manca chi minaccia un rapidissimo ritorno alle urne. Calcolo azzardato, perché non tiene conto di quella che per il presidente potrebbe essere l’extrema ratio: il varo di un esecutivo (comunque battezzabile) con tutti dentro, per evitare che un bis ravvicinato del voto sfoci in una crisi di sistema. Crisi ineluttabile, se si pretendessero nuove consultazioni con l’attuale legge elettorale. Infatti, chi potrebbe escludere un esito fotocopia degli attuali risultati, con ulteriori spaccature? Sarebbe una soluzione istituzionale alla turca, nel senso che proprio questa è una chance prevista dalla Costituzione di Ankara (per molti altri aspetti una Magna Charta non invidiabile) per garantire transizioni ordinate nell’ipotesi di uno stallo politico e quando si sciolgono le Camere, con il sottinteso che il governo non dev’essere mai di parte, riguardando invece tutti. Ma è possibile che ci si debba ridurre a questo?