Corriere della Sera

«Le mie peripezie per avere 600 euro dall’inps»

- Anna, Roma

Vorrei condivider­e la mia «spassosa» esperienza legata alla richiesta di rimborso nell’ambito del progetto «Garanzia Giovani». Ho lavorato da settembre 2016 a febbraio 2017 per un’azienda e, come da contratto, una parte della mia retribuzio­ne era a carico della Regione Lazio tramite Inps. Fin qui tutto bene, salvo un dettaglio che nessuno riesce a spiegare, nonostante chiamate e mail all’«efficienti­ssimo» Servizio di Risposta al Cittadino: delle ultime due mensilità lavorate (gennaio e febbraio 2017) non ho ricevuto il relativo pagamento di 600 euro. Al di là del disagio per chi ha lavorato con attenzione e capacità (tanto da venir assunta dall’azienda dove ho svolto lo stage), mi sento presa in giro. La Determina della Regione che dà 30 giorni all’inps per erogarmi le somme dovute porta la data di ottobre 2017, ma ancora nessun pagamento è stato disposto e non ho ancora risposte valide: per la Regione la colpa è dell’inps, per l’inps non dipende dall’istituto, ma da una sospension­e (non si sa di chi) per ricontroll­are (non si sa cosa). Quando ho chiesto di parlare con un responsabi­le, mi è stato fornito un indirizzo email a cui chiedere informazio­ni, ma non è possibile nè fare reclami, nè contattare l’ufficio legale. Oltre a essere un comportame­nto scorretto non è nemmeno veritiero: il modulo reclami esiste ed è disponibil­e sul sito (per quel che può servire!).

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