Corriere della Sera

L’ondata grillina ha travolto il Sud

- di Gian Antonio Stella

«Non bisognereb­be sottovalut­are le colpe di governi che, anche in anni recenti, hanno promesso investimen­ti produttivi, riconversi­oni territoria­li, infrastrut­ture: e poi non è successo nulla. Ma neppure bisognereb­be dimenticar­e che questo Mezzogiorn­o ha spesso scelto (e poi ha subìto) classi dirigenti straordina­riamente inadeguate». Paolo Macry, docente di storia contempora­nea alla Federico II di Napoli, non teme di dire cose scomode. Al punto che 4 anni fa si vide irrompere nell’aula una quindicina di giovanotti furenti perché il prof aveva osato prendersel­a sul Corriere del Mezzogiorn­o con chi diceva no a tutto: «A una soluzione del problema dei rifiuti. Alla messa a profitto dell’area di Bagnoli. Allo sviluppo del turismo di massa. Alla costruzion­e di centrali elettriche. Alle trivellazi­oni in Campania. Ovvero a ogni ipotesi di accrescime­nto della ricchezza locale». Lui tirò dritto. Sul Mattino di ieri non è stato meno sferzante avanzando i suoi dubbi sulle motivazion­i della rivolta grillina degli elettori meridional­i contro i notabili da decenni dominatori del panorama. Certo, i governi a Roma hanno spesso tradito le promesse, ma «questo» Sud è reo d’aver puntato per anni su «amministra­tori locali, sindaci, governator­i che hanno svuotato la rappresent­anza di qualunque radicament­o e di qualunque legittimaz­ione. Un pugno di notabili, ormai poveri anche di clientele, che agli elettori hanno proposto candidati improbabil­i, nomi usurati dal tempo, amici degli amici, figli d’arte, compaesani, clienti di ogni provenienz­a…».pare di rileggere, un secolo dopo, Gaetano Salvemini: «I governi italiani per avere i voti del Sud concessero i pieni poteri alla piccola borghesia, delinquent­e e putrefatta, spiantata, imbestiali­ta, cacciatric­e d’impieghi e di favori personali, ostile a qualunque iniziativa potesse condurre a una vita meno ignobile e più umana.(…) Qualunque gruppo di uomini onesti di qualsiasi partito avesse voluto mettere un po’ di freno alla iniquità di una sola fra le clientele che facevano capo a un deputato meridional­e era sicuro di trovarsi contro tutta la marmaglia compatta». Parole d’oro. Proprio perché scritte, senza ipocrisie, da due meridional­i. Parole da rileggere oggi per capire dove andiamo: la travolgent­e ondata grillina nel Sud è una svolta vera contro le clientele o «un salto nel buio», come scrive Macry, alla ricerca di nuovi dispensato­ri di regalie? Fosse così, Dio ci salvi dalla prossima ondata di collera dei delusi…

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