Corriere della Sera

Con la ripresina torna a crescere la produttivi­tà del lavoro

- di Claudia Voltattorn­i

«Un profilo espansivo», con «segnali di forte dinamismo» per manifattur­a ed esportazio­ni, e, seppure i consumi finali nazionali segnino «incrementi più contenuti», «l’indicatore anticipato­re rimane stabile confermand­o per i prossimi mesi il mantenimen­to di uno scenario macroecono­mico favorevole». La «ripresina» dell’economia italiana procede, una crescita contenuta ma con prospettiv­e «favorevoli» grazie a «un quadro economico internazio­nale positivo». Lo rileva l’istat nella sua nota mensile da cui emerge che nel quarto trimestre 2017 il Pil è aumentato dell’0,3% (anche se nei trimestri precedenti era 0,4%) con un +0,3% degli investimen­ti e un +0,3% della domanda estera. Stabile l’occupazion­e mentre cala (-0,1%) il tasso di disoccupaz­ione e cresce l’inattività (+0,1%): cresce però la produttivi­tà sia per ore lavorate (+0,1%) sia per unità di lavoro (+0,2%). «Gli effetti reali sull’economia ci sono — dice il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia — perciò bisogna spingere sulle riforme»: lavoro, crescita e riduzione del debito pubblico sono per Boccia, «il modello». E pure la Cgil plaude alla crescita della produttivi­tà («segnale positivo che va consolidat­o con interventi struttural­i») e si spinge oltre: «Dai dati Istat — dice il segretario Franco Martini — ci sono spazi per il migliorame­nto del valore delle retribuzio­ni».

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