Con la ripresina torna a crescere la produttività del lavoro
«Un profilo espansivo», con «segnali di forte dinamismo» per manifattura ed esportazioni, e, seppure i consumi finali nazionali segnino «incrementi più contenuti», «l’indicatore anticipatore rimane stabile confermando per i prossimi mesi il mantenimento di uno scenario macroeconomico favorevole». La «ripresina» dell’economia italiana procede, una crescita contenuta ma con prospettive «favorevoli» grazie a «un quadro economico internazionale positivo». Lo rileva l’istat nella sua nota mensile da cui emerge che nel quarto trimestre 2017 il Pil è aumentato dell’0,3% (anche se nei trimestri precedenti era 0,4%) con un +0,3% degli investimenti e un +0,3% della domanda estera. Stabile l’occupazione mentre cala (-0,1%) il tasso di disoccupazione e cresce l’inattività (+0,1%): cresce però la produttività sia per ore lavorate (+0,1%) sia per unità di lavoro (+0,2%). «Gli effetti reali sull’economia ci sono — dice il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia — perciò bisogna spingere sulle riforme»: lavoro, crescita e riduzione del debito pubblico sono per Boccia, «il modello». E pure la Cgil plaude alla crescita della produttività («segnale positivo che va consolidato con interventi strutturali») e si spinge oltre: «Dai dati Istat — dice il segretario Franco Martini — ci sono spazi per il miglioramento del valore delle retribuzioni».