Controffensiva dell’europa sui dazi 3 miliardi di misure
Le mosse dopo l’annuncio di Washington
BRUXELLES Nella riunione settimanale della Commissione europea viene valutato oggi come rispondere ai dazi sulle importazioni di acciaio e di alluminio, annunciati dal presidente Usa Donald Trump per difendere la produzione nazionale soprattutto dall’avanzata dell’export cinese a basso costo. Vari governi Ue hanno fatto capire ai commissari che l’europa deve dare un segnale economico e politico per convincere Washington a fare retromarcia. L’obiettivo di Bruxelles è colpire prodotti significativi del sistema Usa con impatto sugli Stati dove sono in programma le elezioni di medio termine.
Nel mirino sono finiti marchi americani con immagine internazionale. Vanno dai jeans Levi’s fino alle moto Harley Davidson o al whisky Bourbon. La lista potrebbe allungarsi all’interno di settori come l’agroalimentare e il metalmeccanico. La Commissione europea dovrebbe considerare misure per un importo complessivo di circa 2,8 miliardi di euro, in grado di bilanciare l’effetto stimato in Europa dei dazi di Trump su acciaio (25%) e alluminio (10%) comunitari. In discussione dovrebbero esserci anche azioni di contrasto immediato, qualora l’acciaio Usa a basso costo dovesse essere riversato sul mercato europeo.
I canali diplomatici dell’ue sono stati attivati per coinvolgere Paesi extracomunitari orientati a schierarsi in linea con Bruxelles in una eventuale vertenza anti Washington presso l’organizzazione monnell’interscambio La Harley Davidson teme un calo dell’export con i dazi Usa
diale del commercio (Wto). In prima fila spiccano il Canada e il Messico. Il governo messicano ha già ventilato ritorsioni ai dazi di Trump puntando su beni «politicamente sensibili». I produttori Usa di alluminio si sono dichiarati «preoccupati» dalle conseguenze di una guerra commerciale contro partner fondamentali
commerciale come Ue, Canada e Messico. Temono che possa procurare danni più ingenti dei vantaggi cercati con le tariffe protezionistiche anti Cina e Russia. Il segretario del Tesoro Usa Steven Mnuchin ha rassicurato sulla capacità di Trump di saper «gestire» la situazione con i governi messicano e canadese nell’ambito della rinegoziazione dell’accordo di libero scambio Nafta. A Wall Street sono circolate voci che ritengono possibile perfino un ripensamento della Casa Bianca.
La strategia
I canali diplomatici dell’ue sono stati attivati per coinvolgere Paesi extracomunitari