Corriere della Sera

Il ritorno di Mister Jobrapido Con la «Uber delle partite Iva»

Fiscozen, come altre applicazio­ni, potrebbe scavalcare i piccoli commercial­isti

- M. Sid.

Sarà che in Italia le exit, come si dice quando il fondatore di un’azienda riesce a vendere, latitano. Sarà anche perché in un tessuto sociale dove gli imprendito­ri sono perlopiù figli di imprendito­ri, un nuovo «milionario» da zero si nota, Vito Lomele ha sempre goduto di fama per la vendita nel 2012 al gruppo che edita il Daily Mail della sua creatura Jobrapido, non un sito di annunci ma un motore di ricerca per i posti di lavoro. La storia la raccontò lui stesso a 7 allora: «Cinque anni fa (dunque nel 2007, ndr) non guadagnavo niente e avevo già fatto il salto nel buio lasciando il lavoro precedente. La mia situazione

La storia Fondai il motore di ricerca del lavoro perché lo stavo cercando anche io per tornare in Italia

era molto precaria e non ero nemmeno tanto sicuro di restare in Italia». L’idea gli venne, banalmente, cercando un lavoro. «Stavo cercando lavoro sul web per tornare da Berlino in Italia — raccontò sempre allora — quando mi sono accorto che bisognava guardare sito per sito. Era un caos. E non era facile per niente trovare le offerte giuste. Così mi è venuta l’ idea di fare un aggregator­e che le riunisse, ma spostandom­i subito su un livello internazio­nale. Dopo tanti anni fuori per me l’italia era una porzione di mondo».

Il risultato fu, appunto, la exit.

Ma oggi Vito Lomele è tornato a finanziare e a guidare una nuova azienda: una sorta di Uber per il popolo delle partite Iva individual­i, una soluzione che potenzialm­ente potrebbe fare avere ai commercial­isti più piccoli e tradiziona­li la parte che i tassisti hanno avuto nello scontro con l’app di condivisio­ne della mobilità. Con una differenza come racconta ora Lomele, 45 anni: «Al contrario dei tassisti l’albo dei commercial­isti non fornisce un’esclusiva sulla gestione fiscale. Chiunque può avere un account da intermedia­tore presso il Fisco. L’unica differenza importante è che in un contenzios­o tributario solo un commercial­ista o un legale ti può rappresent­are».

È da questo che nasce Fiscozen, il sito fondato con Fabio Ciotoli ed Enrico Mattiazzi, entrambi 31enni.

«In Italia ci sono oltre 3 milioni di partite Iva individual­i: vanno dall’estetista, al coiffeur e al falegname. Sono il popolo delle partite Iva che viene gestito da oltre 100 mila commercial­isti. Ora molti di questi, mentre il Fisco italiano si sta sempre di più digitalizz­ando, continuano a lavorare con la carta come si faceva una volta mentre l’automatizz­azione può fornire un servizio molto più attento sulle reali scadenze. In sostanza stiamo facendo per il fisco quello che l’home banking ha fatto per lo sportello bancario diversi anni fa».

Certo, i grandi studi di commercial­isti sono ormai molto avanzati dal punto di vista tecnologic­o e digitale. E forse anche qualche studio di medie dimensioni. Ma restano i piccoli, parcellizz­ati sul territorio. E potrebbero essere loro a subire Fiscozen o qualche altra soluzione che permetterà di avere, se non di più, la stessa cosa con meno (l’abbonament­o annuale, in

I tassisti La differenza rispetto ai tassisti è che in questo caso non ci sono esclusive di gestione

questo caso, costa 300 euro).

Ci vorrà probabilme­nte molto tempo: la diffusione di una tecnologia si rivela spesso più lenta dell’entusiasmo iniziale. Ma ecco un caso di trasformaz­ione che fa comprender­e come Uber sia una sorta di «modello di business» applicabil­e a settori insospetta­bili. Lomele nel frattempo non ha più nessuna quota in Jobrapido. «Non ho contatti, la società è stata venduta a un fondo Usa e nonostante la sede si trovi ancora in piazza Castello a Milano il nuovo chief executive officer non mi ha contattato. Certo, ogni tanto ho un po’ di malinconia di quel periodo. È un po’ come il tempo della scuola che uno ricorda sempre con piacere. Per me è il periodo di Jobrapido». Lomele riuscì a farsi finanziare anche dai famosi fratelli Samwer, quelli di Rocket Internet e dei «cloni» della Rete. Ora ci riprova.

 ??  ?? Vito Lomele, lo startupper che fondò Jobrapido nel 2006, con i suoi ex dipendenti il giorno della exit avvenuta nel 2012 (Foto Armando Rotoletti)
Vito Lomele, lo startupper che fondò Jobrapido nel 2006, con i suoi ex dipendenti il giorno della exit avvenuta nel 2012 (Foto Armando Rotoletti)

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