Dal 4 al 7 aprile a Venezia
Incroci di civiltà Autori da 21 Paesi
Una prospettiva privilegiata sul mondo contemporaneo attraverso la letteratura mondiale. È uno degli obiettivi di «Incroci di civiltà», il festival internazionale di letteratura ideato e organizzato dall’università Ca’ Foscari, in collaborazione con Fondazione di Venezia e Comune di Venezia, e diretto da Pia Masiero, di cui ieri è stata presentata la 11ª edizione. Una quattro giorni — a Venezia dal 4 al 7 aprile — che accosterà 25 scrittori provenienti da 21 Paesi (dall’australia al Cile, dalla Svezia allo Sri Lanka) per dialogare con il pubblico «nel segno dell’inclusione e della diversità culturale e linguistica».
Quest’anno un focus speciale sarà dedicato agli africani (con i kenioti Ngugi wa Thiong’o e Abdilatif Abdalla e il nigeriano, Nobel per la Letteratura 1986, Wole Soyinka). Tra le novità, anche la presentazione della collana «Incroci di civiltà» (Libreria Editrice Cafoscarina) con poesie di Mohamed Moksidi (Marocco) e racconti di Emine Sevgi Özdamar (Turchia/germania).
Sarà Ian Mcewan, autore di celebri romanzi tra cui il più recente Nel guscio, Einaudi, ad aprire il festival il 4 aprile. Tra i protagonisti: il giapponese Furukawa Hideo e la francese Yasmina Reza (5 aprile), Eraldo Affinati con il progetto Interrogatorio alla scrittura nel carcere femminile della Giudecca (prenotazioni: info@associazionecloser.org) e la spagnola Eugenia Rico (7 aprile), vincitrice del Premio Bauer Giovani.