Corriere della Sera

Sanità, scuola, trasporti: oggi le donne in sciopero contro le discrimina­zioni

- Elena Tebano

Uno sciopero in oltre 70 Paesi contro le discrimina­zioni sul lavoro e per passare dal #Metoo («Anch’io»), che ha segnato la reazione globale allo scandalo Weinstein, al #Wetoogethe­r (gioco di parole sull’inglese «Noi insieme»). Lo hanno proclamato oggi per la giornata dell’8 Marzo associazio­ni delle donne e sindacati, dall’argentina alla Spagna alla Francia.

In Italia la mobilitazi­one è stata indetta dal coordiname­nto «Non una di meno» (Nudm) insieme all’unione sindacale di base (Usb) che ha indetto uno sciopero generale di 24 ore nei settori dei trasporti sanità, scuola e servizi locali per dare copertura legale all’astensione dal lavoro delle donne. «Nelle 24 ore del giorno 8 marzo — spiega Nudm — tutte le lavoratric­i del pubblico impiego e del privato possono scioperare perché esiste la copertura sindacale generale» (escluse le categorie che per legge non possono farlo nei 5 giorni successivi alle elezioni, come i Vigili del fuoco e altre). Si fermeranno le addette ai radar dell’enav (dalle 13 alle 17), le assistenti di volo Alitalia, le lavoratric­i delle ferrovie treni. Trenitalia ha assicurato la regolarità delle Frecce e dei treni regionali nelle fasce orarie più frequentat­e. Stop anche per i mezzi locali, con tempi diversi a seconda delle città.

Sono previste iniziative e picchetti in tutta Italia, mentre a Roma ci sarà un corteo da piazza Vittorio a piazza Madonna Di Loreto questo pomeriggio alle 17 a cui parteciper­à anche l’attrice italiana Asia Argento, una delle prime ad accusare Weinstein negli Stati Uniti. «Scendiamo in piazza contro la discrimina­zione delle donne in tutti gli ambiti: dalle condizioni salariali alla violenza sul lavoro — dice Serena Fiorletta di Non una di meno Roma —, contro la precarietà a cui le lavoratric­i sono particolar­mente esposte, contro il carico di lavoro domestico non retribuito e al lavoro di cura che pesa in modo sproporzio­nato sulle donne e l’imposizion­e dei ruoli di genere. Vogliamo autonomia e libertà di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite».

Ancora oggi in Italia lavora solo una donna su due — il 49% secondo l’istat, contro il 67% degli uomini — e la maternità

Le iniziative

Sono previste iniziative e cortei in varie città: la manifestaz­ione più importante a Roma

continua a essere considerat­o un ostacolo nell’accesso al lavoro: se lavora l’81% delle donne tra i 25 e i 49 anni che vivono sole, lo fa solo il 56% delle madri. Inoltre le lavoratric­i hanno una maggiore probabilit­à di avere contratti a termine (una su 5, rispetto al 18% degli uomini) e di trovare un impiego sotto qualificat­o rispetto al loro titolo di studio (succede al 26% delle donne contro il 22% degli uomini) e sono costrette a scegliere il part time contro la loro volontà tre volte più spesso degli uomini (succede al 19% contro il 6 dei lavoratori).

A Milano, il sindaco Beppe Sala lancerà con l’anci il «Patto dei Comuni per la parità e contro la violenza sulle donne».

Iniziative per la Giornata internazio­nale delle donne sono attese in tutta Europa: in Spagna sono circa 300 i treni che si fermeranno per lo sciopero, a cui aderiscono anche tremila giornalist­e. In Francia invece il primo ministro Edouard Philippe ha proposto una misura per multare le imprese con oltre cinquanta dipendenti che presentano un «ingiustifi­cato» divario retributiv­o di genere, a partire dal 2020, con una sanzione che può arrivare fino all’1 per cento dei salari totali.

@elenateban­o

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● La Giornata internazio­nale della donna viene celebrata ogni anno l’8 marzo per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, ma anche le discrimina­zioni e le violenze di cui sono ancora...
Corriere della Sera 8Marzo Giovedì 8 Marzo 2018 La scheda ● La Giornata internazio­nale della donna viene celebrata ogni anno l’8 marzo per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, ma anche le discrimina­zioni e le violenze di cui sono ancora...
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