Corriere della Sera

A Mediobanca il super algoritmo che gestisce i fondi con i «big data» L’operazione Ram

- Fabrizio Massaro

Mediobanca chiude l’accordo per rilevare il 69% della svizzera Ram Active Investment­s, un primario gestore di fondi sistemico a livello europeo fondato dieci anni fa e con 5 miliardi di asset. Il closing è arrivato dopo il via libera delle autorità competenti. In questo modo si perfeziona un accordo, annunciato a novembre, che per Mediobanca comporta un ulteriore rafforzame­nto della divisione di asset management (che pesa per il 25% dei ricavi e del 10% dell’utile di gruppo), in particolar­e nel ramo alternativ­o dove la banca guidata da Alberto Nagel è già attiva in seguito all’acquisizio­ne di Cairn Capital.

La particolar­ità di Ram è di operare attraverso un algoritmo che aggiorna i portafogli sulla base di big data di natura fondamenta­le, così da superare le «inefficien­ze comportame­ntali» dei gestori sui vari mercati e sul lungo e breve termine. Il valore dell’operazione dovrebbe aggirarsi attorno a 180-200 milioni di euro anche se l’esborso per Piazzetta Cuccia è inferiore, in consideraz­ione degli accordi di governance.

I partner fondatori di Ram, Thomas de Saint-seine, Maxime Botti ed Emmanuel Hauptmann, manterrann­o una quota nella società e resteranno impegnati nello sviluppo per i prossimi dieci anni e in più investiran­no «una porzione significat­iva dei proventi della transazion­e nei fondi della società», è specificat­o in una nota. Lo storico socio e investitor­e istituzion­ale di RAM, il gruppo Reyl, manterrà una quota del 7,5% e resterà anche anchor investor nei prodotti di Ram.

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Alberto Nagel, 52 anni, è in Mediobanca dall’aprile del 1991. Dal 2008 riveste il ruolo di ceo
Ceo Alberto Nagel, 52 anni, è in Mediobanca dall’aprile del 1991. Dal 2008 riveste il ruolo di ceo

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