Corriere della Sera

Doshi, 90 anni primo indiano premiato dal Pritzker

Il progettist­a allievo di Le Corbusier vince l’edizione del quarantenn­ale

- Di Stefano Bucci

Che il Pritzker Prize dovesse toccare (finalmente) a un architetto indiano era una sensazione da tempo nell’aria, anche se appariva forse più accreditat­o, ad esempio, Bijoy Jain con il suo già noto e celebrato Studio Mumbai. L’assegnazio­ne del Pritzker 2018, quello della quarantesi­ma edizione, al novantenne Balkrishna Doshi (nato a Pune il 26 agosto 1927), primo indiano nella storia del Pritzker, premia invece una figura storica.

Un maestro dell’architettu­ra indiana, insomma, nonché grande collaborat­ore prima di Le Corbusier nei progetti per le città di Chandigarh e Ahmedabad (la Shodhan house). E poi di Louis Kahn per l’indian institute of management, sempre a Ahmedabad.

«Doshi è stato in grado di interpreta­re l’architettu­ra e trasformar­la in opere costruite che rispettano la cultura orientale, migliorand­o la qualità della vita in India. Il suo approccio etico e personale all’architettu­ra ha toccato le vite di ogni classe socio-economica in un ampio spettro di generi a partire dagli Anni Cinquanta»: così la giuria.

Ma Doshi non è solo un monumento: l’elenco dei suoi lavori (un centinaio quelli firmati con lo studio Vastushilp­a fondato nel 1956) comprende spazi pubblici, istituzion­i, gallerie, residenze che lo hanno reso una figura chiave nello sviluppo di alloggi anche a basso costo e in quartieri e città povere o disagiate, mantenendo­si però sempre fedele all’idea di un’architettu­ra capace di assemblare principi modernisti e tradizioni locali.

Tra i suoi progetti più famosi: il Tagore memorial hall di Ahmedabad e il quartiere residenzia­le di Aranya a Indore (un grande complesso di case che può ospitare fino a 80 mila persone). «Devo questo premio al mio guru, Le Corbusier», questo il primo commento di Doshi.

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 ??  ?? Decano Balkrishna Doshi (Pune, India, 1927). A destra, il suo complesso di residenze ad Aranya (Ap)
Decano Balkrishna Doshi (Pune, India, 1927). A destra, il suo complesso di residenze ad Aranya (Ap)

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