La terza età senza lifting in una commedia british
Possiede una scena di ballo Ricomincio da noi che ogni musical vorrebbe avere: un pezzo di bravura di sudore non professionista ma con umanità. Questa commedia, di grazia particolare, appartiene al genere consolidato sulla terza età, ma senza lifting, e racconta un coming out: nessuna rivelazione gender, ma la scoperta che si può avviare una seconda vita da nonni.
Ha ragione il 71enne Richard Loncraine che raggruppa un clan di strepitosi attori non giovani, del clan Loach ma anche di Harry Potter, e li fa andare contro il tempo. Sandra, borghese, dopo 35 anni scopre la relazione del marito con la sua migliore amica. Casa di bambola ricca. E si rintana dalla sorella proletaria e single che se la porta nella scuola di ballo dove riesce a esprimere tutto ciò che la solitudine nasconde. Insegna la lezione alla sorellina altezzosa, con lei conquista la libertà perduta con tappa e amarcord anche a Roma.
E’ una risposta al me too, alla violenza morale non solo fisica, un inno alla simpatia di una comunità che non bada alle rughe, ma crede nella seconda chance: la giovinezza è una qualità dello spirito, è sempre il momento giusto per l’anima gemella, magari un restauratore che vive su un barcone.
Narrato con la piacevolezza british di un romanzo, Finding your feet, mescolando umorismo e malinconia, è una partita tra una squadra di attori di verità eccezionale, impegnati ad andare oltre il neo realismo: da Imelda Staunton a Spall a Celia Imrie.