Corriere della Sera

Quali saranno i prossimi passi fino all’incarico

- Renato Benedetto

1 A cinque giorni dal voto, a che punto siamo e quali sono i prossimi passi?

Ancora non si conosce neanche la composizio­ne definitiva del nuovo Parlamento — il quorum del Senato ha un «buco» perché i 5 Stelle in Sicilia hanno più voti che candidati —, è chiaro quindi che ci vorrà tempo perché entri nel vivo il percorso che darà una nuova guida al Paese. La fase ora è interlocut­oria, mentre si avvia il confronto tra i partiti, i nuovi eletti si conoscono (oggi le riunioni di M5S e Lega, mercoledì per FI).

2 Quando iniziano i lavori delle Camere?

Dopo i convenevol­i, c’è la burocrazia, tra moduli, tesserini, foto: l’accoglienz­a dei senatori a Palazzo Madama inizia lunedì 19, il giorno dopo dovrebbe toccare ai deputati. In attesa del 23 marzo: proclamazi­one ufficiale e prima seduta. E via all’elezione dei presidenti delle Camere: nell’attesa a guidarle saranno Giorgio Napolitano, in qualità di senatore più anziano, e Roberto Giachetti, vicepresid­ente della Camera nella scorsa legislatur­a.

3 Come si elegge il presidente del Senato? Perché si guarda al 23 marzo?

È la prima prova dell’aula tra formazioni che, da sole, non hanno la maggioranz­a. La si guarda come a un test, per osservare alleanze e trattative che potrebbero risultare utili in seguito. Per eleggere il presidente del Senato serve la maggioranz­a assoluta nei primi tre scrutini (degli eletti e al terzo dei voti). Poi, ballottagg­io tra i due più votati: qui il centrodest­ra potrebbe farcela da solo, con quasi 140 senatori, se prima però la partita non sarà stata chiusa con un’alleanza M5S-PD o centrodest­ra-pd.

4 Come si elegge il presidente della Camera?

Alla Camera invece serve la maggioranz­a dei due terzi nei primi tre tentativi, poi basta la metà dei voti più uno.insomma, qui le alleanze saranno necessarie per evitare di andare a oltranza. I 5 Stelle con la Lega o con l’intero centrodest­ra? M5S e Pd? Centrodest­ra e Pd? Sarà una scelta di garanzia (affidata alla minoranza, ad esempio al Pd, in cambio dei voti)? Sarà in ogni caso la prima mossa che precede le consultazi­oni al Quirinale.

5 Quando cominciano le consultazi­oni?

Prima bisogna eleggere i capigruppo (entro il 27) che, con i leader dei partiti, andranno al Colle. Dove, dopo Pasqua, il 3 aprile, avranno inizio le consultazi­oni: Sergio Mattarella ascolterà le forze politiche e poi deciderà a chi dare l’incarico per formare il governo.

6 Come verrà dato l’incarico?

L’incarico potrà essere esplorativ­o, se la situazione è incerta, o un mandato pieno. Se l’incaricato scioglie la riserva, e ha i numeri in Parlamento, presenta la lista dei ministri al capo dello Stato, giura con la squadra al Colle, va a Montecitor­io e a Palazzo Madama per il voto di fiducia (se l’incaricato rinuncia, invece, il giro ricomincia). Dopo la fiducia il governo può cominciare a lavorare. Intanto è in carica quello di Paolo Gentiloni.

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