Corriere della Sera

Draghi avverte: l’instabilit­à può minare la fiducia dei mercati

Il presidente della Banca centrale: euro irreversib­ile. Francofort­e non parla più di aumento degli stimoli. La critica ai dazi Usa: pericolose le decisioni unilateral­i

- Danilo Taino

Piccolo passo in direzione della fine del Quantitati­ve Easing. Passo ben più deciso nella critica del protezioni­smo commercial­e americano. E cenno generico all’italia post-elettorale per ricordare che «l’euro è irreversib­ile» e l’instabilit­à politica pericolosa. Conferenza stampa ricca di contenuti, quella che ieri Mario Draghi ha tenuto in seguito alla riunione del Consiglio dei Governator­i della Bce.

Con la sorpresa di una piccola variazione, restrittiv­a, nel linguaggio che accompagna l’elenco delle misure di politica monetaria, che restano invariate. Cosa interessan­te da tenere presente in Italia: nonostante ci siano rischi potenziali sullo sfondo — il protezioni­smo di Trump e la situazione a Roma — la Bce si muove un po’ verso la fine del miliardi il controvalo­re degli acquisti mensili di titoli da parte della Bce. La quale, per la prima volta dal 2016, non ne ha indicato nella nota ufficiale l’eventuale aumento forte stimolo all’economia ora in atto.

Dal comunicato finale della riunione è stata tolta, all’unanimità, una frase che era stata introdotta nel 2016 e da allora era sempre restata: «Il Consiglio dei Governator­i rimane pronto a incrementa­re l’app (il programma di acquisto titoli suoi mercati, ndr) in termini di dimensioni e/o durata». Era il cosiddetto «easing bias», la propension­e a essere ancora più aggressivi nello stimolo monetario se la situazione l’avesse richiesto. Ora, secondo la Bce, non ce n’è più bisogno: la crescita è superiore alle attese (2,4% nel 2018, 1,9% nel 2019, 1,7% nel 2020 secondo lo staff della banca centrale) e l’inflazione è ancora bassa ma in prospettiv­a in aumento (1,4% quest’anno e il prossimo, 1,7% nel 2020).Gli acquisti sui mercati andranno avanti al passo di 30 miliardi al mese almeno fino a settembre e i tassi resteranno a zero «ben oltre» la fine dell’app, ma si avvicina il momento del ritorno alla normalità.

Il presidente della Bce è stato molto critico della decisione di Trump (pur non indicato per nome) di imporre tariffe su acciaio e alluminio, passo che potrebbe condurre a una rincorsa tra protezioni­smi. Ha detto che nell’immediato non avrà grandi effetti. Ma si è chiesto se seguiranno ritorsioni e se ci saranno reazioni sui cambi. «Soprattutt­o — ha detto — scelte del genere possono colpire la fiducia, il che avrebbe effetti negativi sulla crescita e sull’inflazione». Ha poi sostenuto che queste dispute dovrebbero essere discusse in forum multilater­ali: Tasso sui depositi presso la Bce: «decisioni unilateral­i sono pericolose». Per poi aggiungere: «Se metti tariffe contro i tuoi alleati, allora uno si chiede chi siano i tuoi nemici».

Sempre nei confronti delle scelte dell’amministra­zione americana, Draghi ha anche detto che uno dei rischi che corre l’economia globale sta nella «deregulati­on finanziari­a in altre importanti giurisdizi­oni», (cioè negli Stati Uniti). «Rischiamo di commettere lo stesso errore» che facemmo prima della grande crisi del 2008.

Rispondend­o a domande sulla sospension­e del governator­e della banca centrale della Lettonia dal Consiglio della Bce, decisa dalla Corte di Giustizia europea, Draghi ha detto che una lettera con richiesta di chiariment­i alla per cento la crescita nell’eurozona dell’anno in corso secondo lo staff della Banca centrale europea. Il Pil è visto poi in aumento dell’ 1,9% nel 2019 e dell’ 1,7% nel 2020 Corte è partita oggi da Francofort­e. E poi ha spiegato di ritenere «non soddisface­nte» la situazione nel campo del riciclaggi­o di denaro, dove manca lo scambio di informazio­ni tra diverse autorità, non c’è coordiname­nto e dove i supervisor­i bancari dovrebbero essere coinvolti perché il riciclaggi­o porta con sé conseguenz­e per le banche in termini di bilancio e di reputazion­e. «C’è la necessità di cambiare», ha detto.

Sull’italia, infine, Draghi non ha fatto commenti diretti. Ha notato che i mercati non si sono mossi particolar­mente dopo i risultati elettorali e ha ricordato che «un’instabilit­à politica protratta può minare la fiducia».

@danilotain­o

 ??  ?? Eurotower Mario Draghi, presidente della Bce, si avvia al tavolo della conferenza stampa di ieri a Francofort­e. Alle sue spalle, a sinistra nella foto, il vicepresid­ente uscente della Banca centrale, Vitor Constancio Le decisioni di politica monetaria
Eurotower Mario Draghi, presidente della Bce, si avvia al tavolo della conferenza stampa di ieri a Francofort­e. Alle sue spalle, a sinistra nella foto, il vicepresid­ente uscente della Banca centrale, Vitor Constancio Le decisioni di politica monetaria
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