Corriere della Sera

Weinstein, l’arresto a un passo La polizia: «Noi siamo pronti»

Manca l’ok del procurator­e di New York. Il dossier di una studentess­a

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE G. Sar.

Prove, testimonia­nze. La polizia di New York è pronta ad arrestare Harvey Weinstein. «Siamo aspettando di mettergli le manette», ha rivelato un funzionari­o delle forze dell’ordine al quotidiano Daily Beast.

Manca, però, la firma del procurator­e generale di Manhattan, Cyrus Vance. Dal suo ufficio non è arrivato alcun commento. Anche il Daily News segue gli sviluppi del caso e cita il capo dei detective, Robert Boyce: «Stiamo ancora raccoglien­do gli elementi di prova. Ma sta andando bene, molto bene. Abbiamo già consegnato molte informazio­ni al Grand Jury. Ora stiamo aspettando la decisione del procurator­e Vance».

Ben Brafman, l’avvocato di Weinstein, prova a frenare: «Ho ricevuto assicurazi­oni che il capo di imputazion­e a carico del mio cliente non sia stato ancora autorizzat­o e che il suo arresto non sia imminente».

Il dossier parte dalla denuncia di Lucia Evans, una studentess­a universita­ria che ha raccontato di essere stata costretta a praticare sesso orale da Weinstein, nel suo ufficio ricavato nel Festival di Tribeca nel 2004: «Mi ha soverchiat­o, nonostante continuass­i Stormy Daniels La pornostar che avrebbe avuto una relazione con Donald Trump si chiama in realtà Stephanie Clifford e ha 38 anni a ripetere no e no».

Gli investigat­ori hanno esaminato le accuse, per lo più rivelate pubblicame­nte a partire dallo scorso autunno da più di 50 attrici. Tra le quali Gwyneth Paltrow, Ashley Judd, Angelina Jolie e ancora Asia Argento, Rose Mcgowan e Annabella Sciorra. Si va dalle molestie, agli assalti sessuali agli stupri.

Così a bilanciare le parole dell’avvocato Brafman, uno dei più in vista di New York, ecco la dichiarazi­one di Carrie Goldberg, legale di Paz de La Huerta, una delle vittime: «Il fatto che Weinstein sia ancora in libertà è uno schiaffo in pieno viso a tutte le donne che hanno subito

Il processo Weinstein promette di essere uno degli eventi più importanti dei prossimi mesi. Al suo nome è legata la nascita del movimento Metoo che ha coinvolto, via Twitter, centinaia di migliaia di donne negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Sono emerse decine e decine di altre vicende, che hanno toccato altri big dello spettacolo e non solo. L’arresto sarebbe la conclusion­e della caduta rovinosa di uno degli uomini più influenti d’america. Ora l’opinione pubblica aspetta di ascoltare la voce dei giudici. i suoi abusi».

La difesa

Il legale del produttore frena: «Ho ricevuto assicurazi­oni, l’arresto non è imminente»

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