La ministra: attenti, il vino fa male Macron: io lo bevo a pranzo e a cena
Proteste in Francia contro la titolare della Sanità che attacca un mito nazionale
della relativa forma fisica dei francesi, meno obesi e sovrappeso degli americani e di tanti europei. Di fronte alle proteste dei produttori, qualche giorno dopo un gruppo di medici di fama hanno scritto una lettera aperta al Figaro per dare ragione alla ministra e ricordare che «visto dal fegato, anche il vino è un alcolico». «Quel che conta in termini di tossicità è la quantità di alcol ingerita — insistono —, non il tipo di bevanda». E ancora: «L’alcol uccide circa 50 mila persone l’anno, e il vino rappresenta il 60 per cento del consumo di alcol».
Sul vino si è scatenata una battaglia che riguarda l’identità francese, il savoir vivre e la cultura di un popolo ma anche la bilancia dei pagamenti. Il vino e gli alcolici sono al secondo posto per contributo alle esportazioni del Paese, dietro all’industria aeronautica degli Airbus e dei Rafale e davanti ai profumi. La filiera del vino dà lavoro a 560 mila persone, rappresentate al Salone dell’agricoltura da produttori inferociti.
Macron ha fatto il possibile per calmarli: «Credo molto alla formula di Pompidou, “Non rompete le scatole ai francesi!”», ha detto con strappo al suo consueto parlare forbito. «Io bevo vino a pranzo e a cena!», ha giurato (altro che Sarkozy), promettendo che «finché sarò presidente, la legge Evin (che regolamenta la pubblicità di alcolici, ndr) non sarà toccata». Ma la ministra, e i medici, non vogliono tacere.