Corriere della Sera

Salario minimo Usa con le tasse sui robot

- di Massimo Gaggi

Il reddito di cittadinan­za, principale chiave del successo del M5S al Sud, sta diventando un tema politico centrale anche negli Stati Uniti con la decisione appena presa dal Partito democratic­o della California di inserire il salario minimo garantito nella sua piattaform­a politica per le elezioni di mid term del prossimo novembre. Money for nothing, denaro in cambio di nulla: quando se ne cominciò a parlare anni fa, la proposta di introdurre in America un reddito garantito chiamato Universal basic income (Ubi), venne bollata dai repubblica­ni come assistenzi­alismo deteriore e costoso e fu lasciata cadere anche dai democratic­i per almeno due motivi: da un lato il timore di apparire il partito che regredisce verso posizioni che incoraggia­no il dolce far niente a spese dei contribuen­ti cancelland­o la modernizza­zione del welfare to work di Bill Clinton. Dall’altro una visione etica, radicata anche nella sinistra operaista, che identifica nel lavoro la dignità dell’uomo. Se esci dal ciclo produttivo diventi un emarginato: perdi stima in te stesso e peso politico nella società. Ma la rivoluzion­e tecnologic­a coi processi di automazion­e che fanno sparire un numero crescente di posti di lavoro, ha cambiato i termini del problema. Con la politica paralizzat­a dai veti incrociati (lo stesso Obama, consapevol­e da anni di questa emergenza, si mise a parlare di reddito universale quando stava già per consegnare le chiavi della Casa Bianca a Trump), a prendere l’iniziativa sono stati gli imprendito­ri della Silicon Valley, i più spaventati dalla prospettiv­a di una possibile rivolta dei cittadini contro i robot che «rubano» il lavoro. Per il salario minimo si sono espressi Elon Musk, Mark Zuckerberg e anche Bill Gates con la proposta di tassare le macchine. Dopo gli esperiment­i finanziati da privati, ora il primo test ufficiale, promosso dal sindaco nella città california­na di Stockton. I dubbi restano forti anche a sinistra, ma i democratic­i della West Coast si sono mossi sulla base di sondaggi che danno la maggioranz­a degli americani favorevoli all’ubi per contrastar­e la disoccupaz­ione tecnologic­a e l’impoverime­nto dei lavoratori non qualificat­i. Il tutto da finanziare tassando le aziende tecnologic­he. In Italia abbiamo una disoccupaz­ione più struttural­e che tecnologic­a e senza giganti della Silicon Valley da tassare.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy