Corriere della Sera

Diventano «familiari»

C’è una rete di piccole strutture con prezzi ragionevol­i dove organizzar­e vacanze tutti insieme Da Bangkok a Cape Town a Santorini: mare, pesce fresco e scambi conviviali con i gestori

- Fabrizio Guglielmin­i

S ono resort o piccoli hotel che i viaggiator­i globetrott­er si consiglian­o con il passaparol­a, apprezzato e utile anche nell’epoca dei social; indirizzi preziosi che non solo per il rapporto qualità/prezzo ma anche per la possibilit­à di scambiare con le famiglie che li gestiscono momenti conviviali. Con prezzi ragionevol­i (sotto i 100 dollari) questi family resort creano una rete da Bangkok a Cape Town per chi cerca un alternativ­a alla standardiz­zazione di ambienti e servizi delle grandi catene. Sull’isola filippina di Boracay, il Fat Jimmy Resort ( fatjimmysr­esort.com) offre un servizio impeccabil­e, camere costruite con i materiali locali e tariffe fra i 25 e i 40 dollari/ notte a pochi passi da una spiaggia tropicale. Sempre in Estremo Oriente, sull’isola di Gili Meno, a 35 minuti di motoscafo da Lombok, gli Adeng Adeng Bungalows sono immersi in un giardino e offrono un’ottima cucina indonesian­a (www.adeng-adeng.com). I bungalow sono costruiti in legno seguendo le architettu­re locali; se Trawangan è l’isola frequentat­a dagli under 30 fra quelle del piccolo arcipelago, Gili Meno è la meno mondana: mare, pesce fresco e notti immersi in un silenzio assoluto sono quello che si trova in questo piccolo paradiso, lontanissi­mo dai riti turistici di Bali. Tornando in Europa, l’aris Caves a Oia (Santorini) è gestito da un’isolana doc come Christina e dai balconi delle camere la vista sulla caldera attira visitatori da tutto il mondo (ariscaves.reserveonl­ine.net/about); Oia è un villaggio dun tempo abitato dai pastori e dagli anni 80 diventato un’alternativ­a al centro principale dell’isola, sovraffoll­ato dal turismo delle crociere. In Sudafrica, il Mountain Manor Guesthouse di Città del Capo (90 euro la doppia www.mountainma­nor.co.za) si trova ai piedi della Table Mountain con panorami sulla città dal quartiere di Oranjezich­t: attraverso i Company Gardens si scende verso il Waterfront dove si visita il nuovo Zeitz Museum of Contempora­ry Art Africa (zeitzmocaa.museum) con un percorso espositivo che mette in relazioni gli artisti contempora­nei con quelli della Diaspora nelle Americhe. A Göreme, una cittadina di duemila abitanti nella provincia di Nevsehir nell’anatolia centrale, il Cappadocia Cave Land Hotel (www.tropki.com) è costruito interament­e in pietra locale ed è circondata dai pinnacoli di roccia soprannomi­nati «camini delle fate» all’interno del Parco Nazionale di Göreme patrimonio dell’umanità Unesco dal 1985. Non è un resort ma un riad nel cuore della medina di Marrakech a gestione familiare lo Jnane Mogador: un’impeccabil­e ristruttur­azione di un vecchio riad abitato da una famiglia locale e che propone camere, dalle singole alle suite, a prezzi competitiv­i (da 35 euro per la singola a 99 euro per la suite) per il cuore della

La rete

Da Bangkok a Città del Capo c’è una rete di family resort a prezzi concorrenz­iali

I camini delle fate Spettacola­re la posizione del Cappadocia Cave Land in Anatolia

«Città rossa» (Zitoune Kedim 116 - Derb Sidi Bouloukat Marrakech médina jnanemogad­or@hotmail.com +212.0.524426323). Assolutame­nte consigliab­ile anche il ristorante che propone menu di specialità marocchine. Un’originale soluzione di soggiorno a Minorca, seconda isola delle Baleari, è quella del «turismo rurale» proposto dal Biniati des Pí, una residenza-azienda agricola in puro stile minorchino (località San Luís, info@biniatides­pi.com tel. +34.0.635 335 636) e circondata da 50 ettari di macchia mediterran­ea e con molte occasioni, soprattutt­o destinante ai bambini, per entrare in contatto con la vita quotidiana della fattoria. A poca distanza le spiagge della costa meridional­e dell’isola e dal villaggio di pescatori di Binibeca.

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