Corriere della Sera

Chiamparin­o a Marchionne: un incontro sul piano Fca

- Francesca Basso

Il progetti di Fca per il futuro si sapranno il primo giugno, quando il ceo Sergio Marchionne presenterà il suo ultimo piano industrial­e alla guida di Fiat Chrysler. Ma a Torino e dintorni c’è già preoccupaz­ione tra i sindacati e nelle istituzion­i locali perché saranno coinvolti gli stabilimen­ti piemontesi con 20 mila dipendenti. In ballo c’è Mirafiori, dove a fine anno scadono gli ammortizza­tori sociali per i 3.700 lavoratori delle carrozzeri­e, e a cascata gli effetti andranno a coinvolger­e i migliaia di lavoratori dell’indotto. Da qui la decisione di una lettera aperta a Sergio Marchionne per chiedere un incontro, firmata dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparin­o, dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, e dai rappresent­anti di Fim, Fiom, Uilm e Fismic. «Il nostro obiettivo è che Torino, oltre a mantenere le produzioni manifattur­iere, rafforzi la vocazione di headquarte­r ingegneris­tico di Fca», ha spiegato ieri Chiamparin­o dopo l’incontro con i sindacati metalmecca­nici. «Sappiamo che l’automotive a Torino non è solo Fca — ha detto il vicesindac­o Guido Montanari — ma la sperimenta­zione e la ricerca del gruppo nel campo dell’ibrido e dell’elettrico possono dare forza a tutto il comparto». In piazza Castello, davanti alla Regione, è stato anche organizzat­o un presidio dei lavoratori. Per i sindacati non si può aspettare giugno. «È positivo l’interesse delle istituzion­i, ma il tavolo è quello con l’amministra­tore delegato» ha osservato Dario Basso, numero uno della Uilm torinese. Per Federico Bellono della Fiom «occorre capire le intenzioni di Fca prima della presentazi­one del piano. Le prospettiv­e degli stabilimen­ti Fca devono essere una priorità per il nuovo governo».

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