Tirreno, sfreccia Kittel Il leader è Bevin Oggi il muro finale aspetta tutti i big
Toh, chi si rivede: Marcel Kittel (foto). Otto mesi dopo il suo ultimo successo (Pau, Tour de France), il tedescone della Katusha-alpecin ha scelto Follonica per piazzare la sua ruota davanti a tutti nella seconda tappa della 53ª Tirreno-adriatico. Volata (quasi) perfetta. Ben protetto nel tortuoso finale (dove sono caduti in tanti) e poi pilotato alla grande nell’ultimo chilometro da Rik Zabel e Tony Martin, Kittel esce dalla scia dei compagni troppo presto ma con tanta birra nelle gambe che Sagan e Nizzolo riescono solo a sfiorarne la ruota. Il tedesco, che aveva perso le prime quattro volate della stagione tra Dubai e Abu Dhabi, ha ritrovato lo spunto migliore. «Felice, felicissimo — ha spiegato Kittel, al suo 87° successo — anche perché questa è la mia prima vittoria della carriera in Italia». Per un bizzarro gioco di piazzamenti, Damiano Caruso ha dovuto cedere la maglia di leader al compagno di squadra Patrick Bevin che fa sventolare per la prima volta la bandiera della Nuova Zelanda sulla corsa. Dopo aver visto trionfare i re della cronosquadre (Bmc) e della velocità (Kittel), la Tirreno aspetta un vincitore da grandi classiche. La Follonica-trevi (239 chilometri) è molto accidentata e il muro finale (2500 m, pendenza a sfiorare il 20%) va affrontato due volte. Per la cronaca, una vittoria di tappa italiana (crono escluse) manca da quattro stagioni.