Di Maio carica i suoi «Governeremo Un asse destra-pd? Ci darà più voti»
Il candidato premier all’incontro con i neo eletti: momento delicato, state uniti Vertice con Casaleggio e i big dei gruppi sulla scelta dei presidenti delle Camere
ROMA «Siamo una lampadina gialla che illuminerà il Parlamento con gli interessi e le esigenze dei cittadini». Nelle stanze dell’hotel Parco dei Principi, Luigi Di Maio si serve di questa immagine quando si presenta davanti ai 339 eletti del M5S. Il saluto del capo politico del Movimento, accompagnato da una lunga standing ovation, serve a stimolare e a tranquillizzare una delegazione parlamentare per due terzi nuova che dovrà affrontare settimane convulse per la formazione dell’esecutivo.
Di quale colore sarà il nuovo governo non è dato sapere. Di certo Di Maio, oggi candidato premier del M5S, rassicura i suoi con parole che suonano così: «Se ci sarà un governo Pd-fi-lega prenderemo i popcorn e vedremo aumentare ancora di più il nostro consenso». E ancora: «Benvenuti nella XVIII legislatura della Rementari pubblica, fatevi un applauso. Nelle ultime elezioni abbiamo ottenuto circa il 32 per cento dei consensi, ma il M5S è destinato a crescere ancora: è un dato inesorabile, è un dato di fatto». I neo eletti ascoltano le parole di Di Maio. Il quale si vede già a Palazzo Chigi: «Fidatevi, state tranquilli, andremo al governo». Il che potrà verificarsi se i gruppi parla- A Roma
Luigi Di Maio, 31 anni, all’assemblea dei parlamentari del M5S resteranno «uniti e compatti in un momento molto delicato».
D’altro canto, è il ragionamento Di Maio, i numeri oggi sono dalla parte dei pentastellati: «Avevamo detto che dovevano venire da noi se volevano creare un governo e i numeri parlano chiaro». Dopo il saluto di Di Maio, prima tocca allo staff della comunicazione indottrinare i neo eletti. Eppoi ai due neo capogruppo di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli, che spiegano per circa un’ora la road map dei primi giorni. Insomma, come muoversi nelle stanze della politica: dalla registrazione per il primo accesso al modo in cui lavorano le commissioni parlamentari.
Ma non finisce qui. Perché nello stanzone che ospita i parlamentari a Cinquestelle interviene anche Davide Casaleggio che illustra la piattaforma Rousseau e si sofferma sulla situazione politica. Eppure nel corso della giornata, in uno dei break, si riunisce una sorta di vertice dello «stato maggiore» del Movimento per fare un punto globale e per studiare la strategia migliore in attesa dell’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Al summit oltre a Casaleggio e Di Maio avrebbero preso parte: Emilio Carelli, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Stefano Buffagni ed Enrica Sabatini. E uscendo dal Parco dei Principi Toninelli la mette così: «Siamo l’unica forza politica ad avere un candidato premier, Luigi Di Maio, Su questo certo che non si può trattare».
Beppe Grillo, intanto, entra nel dibattito sulla candidatura di Torino per le Olimpiadi invernali del 2006 dando il suo parere favorevole.