Corriere della Sera

Legacoop lo benedice e scarica i dem Poletti jr protesta: non si sale sul carro

Lusetti, presidente delle coop rosse: Di Maio ci rispetta, Renzi non ci parlava

- Di Lorenzo Salvia

Manuel Poletti lontanissi­mi i tempi in cui le cooperativ­e, almeno quelle rosse di Legacoop, venivano considerat­e una cinghia di trasmissio­ne della sinistra, un po’ come la Cgil. A dirla tutta lontani anche i tempi, era il 2015, in cui Luigi Di Maio definiva le cooperativ­e «un vero buco nero». Ma ormai l’argine è rotto, difficile tornare indietro. Pensare che Matteo Renzi, per coprirsi a sinistra, come ministro del Lavoro scelse proprio il predecesso­re di Lusetti alla presidenza di Legacoop, Giuliano Poletti. Poletti non commenta le aperture di questi giorni. Ma lo fa il figlio Manuel, su Facebook: «Penso e spero che Mauro Lusetti parli a titolo personale , non a nome delle cooperativ­e italiane aderenti a Legacoop. Salire così sul carro dei vincitori desta abbastanza stupore...». Manuel Poletti era finito nella burrasca un anno fa, quando il padre ministro se ne era uscito con quella frase più che infelice sui giovani che vanno all’estero: «Alcuni è meglio non averli più tra i piedi». Venne fuori che il figlio lavorava in un giornale che aveva ricevuto generosi contributi pubblici. Gli arrivarono minacce, persino una busta con tre proiettili. Stavolta, per fortuna, non ci sono reazioni simili. Ma nel mondo delle coop il suo post ha fatto rumore. Anche perché l’apertura di Lusetti non è isolata.

Tre giorni fa le stesse cose le aveva dette Maurizio Gardini, presidente di Confcooper­ative, che rappresent­a il mondo delle coop bianche, cioè di ispirazion­e cattolica. «Di Maio voleva conoscerci. Lui non ha fatto dei treni per girare il Paese ma è entrato in centinaia di cooperativ­e». E qui arriviamo al punto. Perché in questa storia c’è una legge mancata che ha incrinato il rapporto con il Pd renziano, quella ferma in Parlamento contro le false coop, accusate di approfitta­re dei vantaggi del settore per fare concorrenz­a sleale dall’interno e macchiare la reputazion­e dell’intera categoria. Ma c’è anche un giorno di svolta. Il 27 gennaio Luigi Di Maio ha incontrato a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, i lavoratori di Conserve Italia, primo gruppo del settore in Europa, coop guidata proprio da Gardini. A chiedere l’incontro era stato Di Maio, che quel giorno non ha parlato di buco nero. Anzi: «La cooperazio­ne è importanti­ssima e va difesa perché permette di non delocalizz­are». Proprio quello che le coop volevano sentirsi dire. Proprio nei giorni in cui il Pd, a Bologna, chiudeva per la candidatur­a di Pier Ferdinando Casini. Anche sui tempi Di Maio se l’era costruita bene.

Penso e spero che Lusetti parli a titolo personale non a nome delle coop aderenti alla Lega

 ??  ?? Regista Pierfrance­sco Diliberto, in arte «Pif», 45 anni
Regista Pierfrance­sco Diliberto, in arte «Pif», 45 anni
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy